Le strade dell’iride, fascino Mondiale fra Montecatini Terme e Pistoia

2 anni fa •  2 minuti di lettura
Fra gli itinerari proposti dal portale Bike Experience in Tuscany c'è quello di 49,8 km che porta ad affrontare il celebre San Baronto dal versante più impegnativo, quello di Lamporecchio

Non c’è angolo della Toscana che non valga la pena di essere scoperto in bicicletta. Verdi colline e crete, cime e isole, costa e campagna: chi ama il cicloturismo può cogliere un’ampia varietà di sfumature, che diventa smisurata se entrano in gioco il patrimonio artistico e quello enogastronomico.

Chi segue il grande ciclismo, tuttavia, prova un gusto particolare a misurarsi con le strade dei grandi eventi, con le rinomate salite, con i luoghi legati a nomi di campioni che li hanno scelti per imprese memorabili.

Fra i numerosi percorsi che volteggiano sulla mappa della Toscana, chi è di “bocca buona” e di gamba pronta sceglierà di cimentarsi con l’itinerario “Le strade dell’Iride”, proposto dal portale Bike Experience in Tuscany. Si tocca la parte iniziale del tracciato della gara iridata dei professionisti al Mondiale 2013, che partì da Lucca e si concluse a Firenze.

DA MONTECATINI TERME A LAMPORECCHIO (17,5 km) FRA SORGENTI E VILLE NOBILIARI

L’itinerario parte da via Verdi a Montecatini Terme e si dirige verso Pieve a Nievole, nel cui territorio si trova il celebre “Ponticin di Dante”. Lasciamo la SR 435 e imbocchiamo sulla destra la SP4 per Monsummano Terme, famosa per le sue sorgenti e le sue aree naturalistiche, che raggiungiamo dopo 5,5 chilometri.


Pedaliamo in direzione sud-est attraversando Cintolese sulla vecchia SR436 Francesca, poi al km 11,8 a Castelmartini svoltiamo a sinistra sulla SP 16 che teniamo fino a lambire l’abitato di San Rocco. Fino alle porte di Lamporecchio, il tracciato è pianeggiante: inizia a salire quando ci si avvicina a piazza Berni, sede del Comune.

DA LAMPORECCHIO A CANTAGRILLO (12,7 km) CON L’ASCESA DEL SAN BARONTO

La salita vera, la star dell’itinerario è però il San Baronto, affrontata da generazioni di ciclisti di ogni risma. Quello di Lamporecchio è il versante più impegnativo dell’ascesa: il dislivello è di 277 metri, la pendenza media del 7% e una punta massima dell’11%.


Salutato il monumento ai ciclisti, scendiamo sulla SP9 rilanciando ogni tanto l’azione fino al km 25 su improvvisi strappetti. Al km 28,3 giriamo a sinistra per raggiungere Casalguidi e Cantagrillo, frazioni di Serravalle Pistoiese. Non lontano da qui c’è Quarrata, dove si può ammirare la medicea Villa La Magia del XIV secolo (patrimonio UNESCO).


DA CANTAGRILLO A MONTECATINI TERME (19,7 km) CON UN “OCCHIO” A PISTOIA

Pedaliamo verso nord in direzione Bargi / San Pantaleo, alle porte di Pistoia, città che richiama i turisti con l’armoniosa Piazza del Duomo e il caratteristico Spedale del Ceppo. Per chi non si ferma, l’itinerario prosegue svoltando sua via Lucchese / SR 435a a Pontelungo.

All’altezza di Stazione Masotti ci immettiamo sulla SR435 e ci prepariamo ad affrontare l’ultimo strappetto del percorso all’altezza di Serravalle Pistoiese, altra meta di eventi ciclistici ma anche di un celebre Palio dei Rioni di tiro con l’arco all’uso medievale.


Scendiamo fino a Ponte di Serravalle, km 44, dove si passa sul torrente Nievole per far ritorno a Ponte a Nievole. Pedaliamo su via del Poggetto e poi su viale Colombo, per arrivare in via Verdi a Montecatini Terme, da dove eravamo partiti.

Siete fra quanti scelgono itinerari legati a grandi eventi o basate su altri criteri le vostre esplorazioni in bicicletta?

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