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Nella città del poeta Ovidio pedalare è una dichiarazione d’amore

2 anni fa •  2 minuti di lettura
A Sulmona l'associazione Bicincontriamoci ha dedicato all'illustre concittadino la CiclOvidia, affiancata da tre percorsi che scoprono la Valle Peligna fra eremi, abbazie e l'imponente Maiella

Dall’Ars Amatoria all’arte “pedalatoria”. Che, poi, per un ciclista amare e pedalare sono praticamente sinonimi. Lo diventano ancora di più sulla CiclOvidia, tracciato ciclabile ricadente nel territorio di Sulmona e ispirato alla figura di Publio Ovidio Nasone, originario dell’antica città d’origine peligna, nel cuore della Maiella.

Lunga circa 20 km, questa traccia è una dichiarazione d’amore verso il ciclismo, la propria città e il territorio, da parte del gruppo Bicincontriamoci; nato da un gruppo di appassionati della bicicletta interessati a promuovere e a diffondere l’uso della bici ed a sviluppare tematiche legate alla mobilità sostenibile.

LA CICLOVIDIA, FRA IL VERDE DI SULMONA E IL SUO PATRIMONIO STORICO E ARCHITETTONICO

Partendo dal centro storico, lungo la CiclOvidia si possono raggiungere, pedalando agevolmente, siti d’importanza storica, architettonica ed archeologica. Un esempio sono il Campo di Prigionia 78, l’Abbazia di S. Spirito a Morrone, l’Eremo di Celestino V e il Santuario di Ercole Curino, con un colpo d’occhio sull’imponente massiccio del Monte Morrone da un lato e della Valle Peligna dall’altro.

L’itinerario ciclabile, della lunghezza di circa 22 km per un dislivello di 150 metri, è un concatenarsi di strade interpoderali, tratti di piste ciclabili preesistenti, zone ZTL o ciclopedonali, e permette di pedalare in sicurezza e tranquillità, con lunghi tratti immersi nel verde tutto intorno alla città di Sulmona. Il percorso passa anche dalla stazione ferroviaria, così da agevolare quanti scelgono il binomio “bici+treno”.

La CiclOvidia può fare da traino per intercettare gli assi fluviali del Vella, del Sagittario e del Gizio, per arrivare ad un giro di circa 100 chilometri.

LA CICLOVIA DELLA VALLE PELIGNA  (50 km)

Lo stesso gruppo Bicincontriamoci propone infatti altri tre itinerari, sul proprio sito ufficiale. La Ciclovia della Valle Peligna è il percorso principale del progetto di Bicincontriamoci; un itinerario ad anello di 50 km che attraversa tutto il fondovalle unendo ciclisticamente  i paesi peligni.

Si toccano la Riserva Naturale delle Sorgenti del Pescara, l’Abbazia di Santa Spirito al Morrone (XIII secolo), Sulmona, le salitelle fra Roccacasale e Bagnaturo. 

LA CICLOVIA DEL SAGITTARIO (16 km)

La Ciclovia del Sagittario segue integralmente il corso del Sagittario, fra Sulmona e Anversa degli Abruzzi, con arrivo alla Riserva delle Gole del Sagittario e delle Sorgenti del Cavuto. 

I 16 km del tracciato sfruttano una viabilità locale e secondaria, con tratti asfaltati alternati a sezioni di buono sterrato. Il dislivello totale in salita è di 250 metri, ben distribuito: i tratti in salita sono a lieve pendenza e facilmente pedalabili, a eccezione di due brevi strappi ripidi.

LA CICLOVIA DEL GIZIO (10 km)

La Ciclovia del Gizio si snoda lungo l’omonimo fiume fra Sulmona e Pettorano sul Gizio, lungo una decina di km fra stradine secondarie e la nuova pista ciclabile di Pettorano, che con brevi saliscendi porta al vecchio mulino di Pettorano. 

Qui la Riserva del Monte Genzana ha approntato un museo di archeologia industriale, con visite guidate che illustrano l’intensa attività del mulino in un passato non troppo lontano. A meno di un chilometro ci sono le sorgenti, ma vale la pena salire anche al paese e al castello.

Siete habitué delle ciclovie fluviali della Valle Peligna? Suggeriteci i “vostri” scorci preferiti da non perdere!

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