La Val di Chiana e la vicina Val d’Orcia, territori ricchi di storia e di tradizioni enogastronomiche, si arricchiscono di un fascino inaspettato quando esplorati in sella alla propria bicicletta, che sia gravel, mountain bike o E-bike. Tipico di questo territorio collinare è un andamento altimetrico vivace, con piacevoli discese e sfidanti salite, capace di divertire il cicloturista che ama i percorsi dinamici.
In queste terre non mancano poi le testimonianze del passato: a dimostrazione di ciò, dalla trasformazione di un antico casale, realizzato sui resti di un mulino ad acqua, nasce l’azienda agricola biologica il Molinaccio di Montepulciano. I vigneti di questa tenuta, coltivati principalmente a Sangiovese, producono vino di qualità, mentre le migliori vinacce della zona danno origine alla grappa di Vino Nobile di Montepulciano.
I meravigliosi paesaggi collinari della Toscana si prestano ad essere scoperti in sella, lungo sentieri dal fascino unico che attraversano gli antichi borghi. Proprio dalla caratteristica cittadina di Montepulciano si snoda il sentiero del Vino Nobile, un imperdibile percorso tra vigneti e uliveti, che lungo i suoi 18 chilometri sorprende con piccoli borghi e incantevoli luoghi di culto.
Marco Malvasi, titolare de Il Molinaccio di Montepulciano insieme ad Alessandro Sartinisi, ci ha raccontato questi territori. Ne è emersa una particolare sensibilità rivolta alla tutela della terra e alla volontà di accogliere gli ospiti in una realtà attenta alla sostenibilità ambientale.
Raccontaci della tua clientela tipo: l’esplosione delle attività all’aperto ha cambiato tipologie di visitatore e le sue esigenze?
La nostra clientela ricerca tranquillità e qualità della vita. Spesso sono nostri ospiti grandi famiglie multigenerazionali che sfruttano il soggiorno per stare insieme godendosi il contatto con la natura. Ma non solo, con l’aumento del fenomeno del cicloturismo molti ospiti arrivano accompagnati dalla loro E-bike che permette loro di esplorare comodamente tutte le bellezze del territorio rinunciando all’uso dell’automobile.
Cosa significa per te essere una struttura “BikeFriendly”? Cosa non dovrebbe mai mancare per fare felice un cicloturista?
Anche il cicloturista, dopo un’intensa pedalata, ha bisogno di ricaricarsi e rilassarsi. Per questo abbiamo pensato di far vivere ai nostri ospiti un’esperienza di degustazione non in cantina, come solitamente avviene, ma in uno spazio dedicato nel cuore dei vigneti. Questa scelta è nata dalla volontà di coniugare il piacere di assaporare un buon calice di vino a quello di rilassarsi immersi nella natura.
Per gli amanti delle due ruote abbiamo scelto DINA, la rastrelliera per bici elettriche by Repower, che rappresenta il giusto accessorio per favorire una sosta rilassante e dare la possibilità di ricaricare le energie non solo ai cicloturisti, ma anche al mezzo che accompagna loro durante le pedalate.
Quali sono un percorso e un’attrazione che un cicloturista non dovrebbe mai perdersi nella tua zona?
La Toscana è un posto meraviglioso che regala bellezza in ogni suo angolo. La Chiesa di San Biagio a Montepulciano è un capolavoro rinascimentale che ti lascia senza parole: qui si può ammirare ancora oggi un affresco raffigurante la Madonna col Bambino risalente al Trecento senese. Tra le bellezze naturali si possono vedere, con un po’ di fortuna, i caprioli scorrazzare in vigna e una coppia di poiane volare alta nel cielo del Molinaccio.
Quanto sono importanti, nella tua esperienza, la tecnologia e le piattaforme online nel turismo di oggi?
Aiutano senza dubbio a creare una relazione diretta tra consumatore e produttore, importantissima per una realtà come la nostra. Inoltre, la realtà online apre di certo al mercato di riferimento di tutto il mondo.
Sei entrato a far parte dell’ecosistema di mobilità sostenibile Repower: cosa significa per te “sostenibilità”, e quanto questa sensibilità fa la differenza per il visitatore di oggi?
La nostra azienda agricola nasce biologica nel rispetto della natura e dell’uomo. Essere un’azienda bio per noi significa anche convivere con gli altri essere viventi, ne è una testimonianza la presenza di numerose coccinelle sulle nostre viti durante il periodo della vendemmia.
Oltre a ciò, abbiamo scelto di utilizzare le acque del nostro pozzo per soddisfare le necessità idriche e di autoprodurre una buona parte del nostro fabbisogno elettrico tramite un impianto fotovoltaico.
La sostenibilità rappresenta una dimensione nella quale ci riconosciamo appieno, per questo ci impegniamo passo dopo passo a coltivarla nel tempo.
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