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Cannavaro e gli altri: quando il big del calcio s’innamora della bici

2 anni fa •  2 minuti di lettura
Capitano dell'Italia campione del mondo nel 2006, il 48enne napoletano è un appassionato cicloamatore. Affascinati dal pedale anche diversi tecnici affermati, da Mancini a Nicola

Dai tackle mondiali in Germania alle pedalate fra Cina, Emirati Arabi e Costiera Amalfitana.

Dal calcio alla bicicletta, per una passione che nell’ultimo anno e mezzo lo ha portato a sfide impegnative quanto divertenti.

L’ultimo big del pallone a innamorarsi della bicicletta è Fabio Cannavaro, ex difensore e capitano della Nazionale campione del mondo nel 2006.

LA PEDALATA NATALIZIA DEL CAPITANO E GLI SFOTTÒ DEGLI EX COMPAGNI

Sbocciata nel 2020, la passione per le pedalate è cresciuta con i chilometri e ora, terminata l’esperienza da allenatore al Guangzhou Evergrande, in Cina, Cannavaro ha trasferito le sue uscite in bici qualche meridiano più a ovest, cimentandosi in nuove sgambate sulle strade di casa e non.

L’ultima è quella raccontata all’inizio delle feste natalizie su Instagram: una foto con il Colosseo alle spalle e il post “Napoli – Roma 254 km 7h43m“. Niente male, Capitano.

Oltre alla pioggia di like, oltre 76mila, Cannavaro ha ricevuto numerosi commenti, sia ammirati sia ironici, come quello di Francesco Totti o dell’altro azzurro Luca Toni («Topppp!!! Ma appena è finita la ricarica elettrica è stata dura!!!»).

Fra i compagni di pedalata anche l’ex pro’ Valerio Agnoli, protagonista di un simpatico botta e risposta online con Giovanni Visconti.

OLTRE 13MILA CHILOMETRI IN CINA, TRE USCITE IN BICI SETTIMANALI OGGI

Tutto è nato in Cina, anche grazie a una chiacchierata con Ivan Basso e la Trek.

Nel primo anno in sella, fra bici da strada e MTB, Cannavaro ha macinato tredicimila chilometri.

Lo scorso agosto Fabio è tornato in Italia e ha trovato un gruppo di cicloamatori, con i quali si ritrova la mattina e decide quale percorso fare, dal Vesuvio alla Costiera Amalfitana, senza programmi specifici.

Obiettivo dichiarato per l’ex Pallone d’Oro: tre uscite a settimana e duemila calorie al giorno

Le foto postate dall’ex centrale azzurro sono testimoni dei suoi progressi: 190 km sull’asse Napoli-Gaeta-Napoli a inizio dicembre, i 117 chilometri nel deserto di Dubai e i 167 del giro in Costiera a novembre.

Il tutto con il suo inconfondibile sorriso, che non ha perso neppure pedalando sotto un nubifragio improvviso a Canton: «Sta scendendo un po’ d’acqua».

LE SCALATE DI MANCINI E GUIDOLIN, IL PEGNO DI NICOLA, LA MTB DI LUIS ENRIQUE

Cannavaro è solo l’ultimo fra i grandi calciatori a essersi innamorato del ciclismo.

Il ct della Nazionale, Roberto Mancini, si muove spesso in bici nella sua Jesi, così come faceva a Manchester ai tempi del City.

Nel 2008 ha scalato il Passo della Cisa fino al santuario della Madonna della Guardia, dopo aver vinto lo scudetto con l’Inter.

Fra gli allenatori, altri grandi appassionati di ciclismo sono Francesco Guidolin, spesso impegnato nella scalata di vette importanti, lo spagnolo Luis Enrique, ex Roma e Barcellona che gareggia su MTB, e Davide Nicola, che dopo aver difeso la Serie A con il Crotone è tornato a Torino in bicicletta, percorrendo 1.300 chilometri.

Chi di voi è passato dal calcio alle pedalate?

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