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Nei capoluoghi italiani aumentano bici e ciclabili, ma serve più sicurezza

1 anno fa •  2 minuti di lettura
Il rapporto di Ancma e Legambiente evidenzia una crescita degli spostamenti su due ruote e dei punti di ricarica elettrici, ma anche la percezione di scarsa attenzione all'incolumità di chi pedala

Più spostamenti in bici, più disponibilità di piste ciclabili e più punti di ricarica per i veicoli elettrici (scopri qui la nostra DINA). Ma anche la percezione di una scarsa attenzione alla sicurezza da parte delle amministrazioni locali.

E’ questa la fotografia scattata dal settimo rapporto dell’Osservatorio Focus2R promosso da Confindustria Ancma, l’Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, e Legambiente, con la collaborazione di Ambiente Italia.

CRESCONO IL MERCATO DELLA BICI E IL DIVARIO NORD/SUD

L’indagine ha coinvolto 106 Comuni capoluogo. Si conferma ancora profondo il divario tra Nord e Sud del Paese nelle misure introdotte dedicate alle due ruote, che comunque aumentano di pari passo all’andamento del mercato di bici e moto.

Fra i veicoli a due ruote, nel 2022 sono state vendute 1,9 milioni di biciclette, con una crescita del 5 per cento per le e-bike. Secondo il rapporto, la disponibilità media di piste ciclabili raggiunge i 9,86 metri equivalenti ogni 100 abitanti; erano 9,5 nel 2020 mentre, rispetto al 2015, l’incremento è stato del 38 per cento. 

AUMENTANO I PUNTI DI RICARICA PER LE BICI A PEDALATA ASSISTITA

Il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici è consentito in quasi sei città su dieci, mentre la percentuale dei comuni in cui sono disponibili punti di ricarica elettrici per le biciclette a pedalata assistita passa dal 38 per cento del 2015 al 46 per cento del 2021. 

Nelle città italiane è in aumento anche l’utilizzo di ciclomotori, moto e scooter: la crescita del mercato elettrico è pari al 59 per cento, mentre nel 65 per cento dei casi sono disponibili piattaforme di ricarica (+3 per cento rispetto all’anno precedente).

Ancora limitato è l’accesso alle corsie riservate ai mezzi pubblici, possibilità negata nell’89 per cento delle città.

IL PROBLEMA SICUREZZA E LA RICHIESTA DI ANCMA E LEGAMBIENTE

Argomento sensibile resta quello della sicurezza che, nel 39 per cento delle città interessate dallo studio, non è percepita dagli utenti come una priorità negli strumenti di pianificazione comunale.

Gli incidenti con lesioni a persone che hanno coinvolto biciclette, muscolari ed elettriche, sono stati 17mila con oltre 16mila feriti e 225 decessi; i casi con lesioni a persone che hanno coinvolto monopattini sono stati complessivamente 2mila con 2.107 feriti e 10 morti.

Per il presidente di Ancma, Paolo Magri, “le due ruote sono sempre più una risposta alla nuova domanda di spostamenti che viene dalla città; per questo chiediamo maggiore attenzione a tutti i livelli e guardiamo con preoccupazione ai tagli degli investimenti su infrastrutturazione ciclabile e sicurezza”.

Gli fa eco Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. “Quello che serve con urgenza è un impegno chiaro del governo, oltre che dei sindaci, per la drastica riduzione delle stragi stradali, l’integrazione tra le diverse composizioni modali di trasporto, il rispetto degli impegni climatici”. Fra le soluzioni individuate c’è quella delle Città30 “che finalmente anche alcune amministrazioni italiane stanno avendo il coraggio di adottare”.

Spostamenti, punti di ricarica, sicurezza: quali cambiamenti avete percepito nelle vostre città? Confrontiamoci nei commenti!

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