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Mosaici, castelli e laguna: la Ciclovia dell’Alpe Adria da Udine a Grado

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L'ultimo segmento del tracciato transfrontaliero di 415, che parte da Salisburgo, ci porta dolcemente verso la costa toccando suggestivi borghi e città dal grande fascino storico e artistico

Nessuna salita dura, solo un piacevole e lento digradare verso l’Adriatico fra borghi e musei, vigneti e castelli. L’ultimo tratto della Ciclovia dell’Alpe Adria, da Udine a Grado, è un itinerario di 59,1 km con 228m di dislivello positivo e 339m di dislivello negativo, che attraversa città di indubbio fascino storico e artistico.

Si parte dal cuore di Udine, in piazza Libertà, tra le più belle in stile veneziano sulla terraferma. E prima di procedere accertiamoci di aver fatto un esaustivo tour fra il castello e i musei civici, il Museo diocesano e gallerie del Tiepolo, Casa Cavazzini, il duomo e il suo museo.

DA UDINE A PALMANOVA (29,9 km): TRA VILLE E VIGNETI VERSO LA FORTEZZA-CITTÀ

Da Udine si pedala su via Vittorio Veneto, poi via Aquileia, per un chilometro fino a Porta Aquileia. Usciti dalla città di Udine, c’è un tratto in sterrato lungo via Lignano fra il km 3,8 e il km 4,8, con innesto sulla SP 37. 

Al km 6,6, all’ingresso di Pradamano, si gira sulla destra lasciando via Udine per via Baldasseria, sfiorando più avanti il Parco di Villa Giacomelli e ritornando per un breve tratto sulla SP 37 (km 8,7). Trecento metri sulla SR56, poi un tratto di un paio di chilometri su sterrato superando Pavia di Udine. Si tratta di un vero e proprio eden di ville erette fra il XV e il XVIII secolo, ma anche di campanili e chiese affrescate, come San Giovanni dei Battuti e San Ulderico. 

Costeggiando i vigneti, si arriva a Villa Deciani in località Selvuzzis e si giunge l’uno dopo l’altro a Persereano (km 16,7), Santo Stefano Udinese (km 20,3) e Tissano (km 21,3). Da qui, prestando attenzione ai restringimenti e ai passi carrai, si arriva alle porte di Palmanova, la fortezza-città che ha pianta a forma di stella a nove punte e la centrale Piazza Grande esagonale.

DA PALMANOVA A GRADO (28,2 km): L’EX FERROVIA, L’EREDITÀ ROMANA E POI L’ADRIATICO

Fra Porta Aquileia e l’incrocio con la SS 14, all’ingresso di Cervignano, l’itinerario si sviluppa in parte su pista ciclabile e in parte su viabilità locale. Subito dopo l’uscita da Palmanova, si affronta un chilometro e mezzo di sterrato, poi si procede toccando suggestive località tra cui Strassoldo (km 35,7), con il suo castello.

Dall’uscita di Cervignano procediamo sulla ciclabile realizzata sul sedime dismesso dell’ex ferrovia Cervignano-Grado. Prima di arrivare alla meta, la Ciclovia Alpe Adria ci regala un’autentica perla storica: Aquileia, testimonianza architettonica dell’antica Roma e sito UNESCO, dove si toccano il foro romano e la basilica (km 47), con il suo splendido ed esteso tappeto musivo.

Nell’aria sentiamo la vicinanza del mare, mentre pedaliamo verso la laguna di Grado, ennesimo incantevole paesaggio di una ciclovia che attraversa le Alpi per poi “riposarsi” su colli e pianure friulane. Gli ultimi chilometri portano a Grado centro lungo un breve tratto della SS 352: una volta a destinazione, ci godiamo il meritato riposo gustando un Boreto o uno Sguazeto e sorseggiando un buon calice di vino, che da queste parti non manca di certo.

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Qual è la “tappa” italiana della Ciclovia Alpe Adria che consigliereste e perché? Raccontatecelo nei commenti!

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