Nel cuore dell’Umbria, l’HUB Hotel si distingue come punto di riferimento per chi ama viaggiare su due ruote. In questa intervista, il direttore Luigi Antonioli Ferranti ci racconta come la struttura abbia fatto della bike hospitality un pilastro fondamentale della propria offerta: dalla presenza di una bike room attrezzata e sicura, alla ricarica per e-bike, fino ai servizi personalizzati come colazioni energetiche e pranzi al sacco.
Cosa rende la tua struttura una meta ideale per un cicloturista?
Abbiamo voluto creare un ambiente che risponda concretamente alle esigenze di chi viaggia in bicicletta. Per questo motivo, mettiamo a disposizione una bike room, uno spazio sicuro e sorvegliato dove poter custodire le proprie bici. All’interno, abbiamo previsto un bancone con alcuni attrezzi utili per effettuare piccole riparazioni, perché sappiamo che l’autonomia è importante per i ciclisti. Dopo un’escursione, è fondamentale poter pulire la bicicletta, e per questo abbiamo allestito un punto lavaggio esterno. Inoltre, considerando la crescente diffusione delle biciclette elettriche, abbiamo installato una stazione di ricarica dedicata.
La logistica è un altro aspetto cruciale: il nostro hotel dispone di un parcheggio ampio e facilmente accessibile, il che semplifica l’arrivo e la partenza per chi viaggia con la propria auto e magari un portabici. Infine, la nostra posizione è strategica perché da qui è possibile raggiungere diverse piste ciclabili che esplorano il bellissimo territorio circostante. Per chi non avesse la propria bicicletta, abbiamo stabilito una collaborazione con una ditta di noleggio locale, che offre anche un comodo servizio di consegna direttamente in hotel. Vogliamo che i cicloturisti si sentano accolti e abbiano a disposizione tutto il necessario per godersi al meglio la loro esperienza.
Cosa non può mai mancare in una struttura che voglia definirsi Bike-friendly?
Crediamo che una vera struttura “Bike-friendly” debba offrire una combinazione di servizi pratici e un’autentica accoglienza per i ciclisti. Sicuramente, al primo posto ci sono gli spazi dedicati alla custodia e cura delle bici.
Oltre a questi aspetti più tecnici, non può mancare una conoscenza del territorio e delle opportunità cicloturistiche locali. Essere in grado di fornire informazioni su percorsi, noleggi, officine specializzate e magari anche offrire materiale informativo o cartine è un valore aggiunto significativo.
Inoltre, crediamo che l’accoglienza e la disponibilità a comprendere le esigenze specifiche dei ciclisti fanno davvero la differenza. Piccoli gesti come offrire un’abbondante colazione energetica o la possibilità di avere un cestino da viaggio possono fare sentire i cicloturisti i benvenuti. In sintesi, è un mix di infrastrutture specifiche e una vera cultura dell’ospitalità verso questo tipo di viaggiatori.
Quali sono i principali canali attraverso i quali siete trovati dai vostri visitatori?
I nostri visitatori ci trovano principalmente attraverso diversi canali. Innanzitutto, il nostro sito web ufficiale è una vetrina importante dove possono trovare informazioni dettagliate sulla struttura, i servizi e le offerte. Siamo anche presenti sui principali portali di prenotazioni online, che offrono visibilità a un vasto pubblico di viaggiatori. Un numero significativo di prenotazioni arriva anche in maniera diretta, tramite telefono o email, spesso da clienti che ci hanno già conosciuto o che hanno ricevuto passaparola positivo. Infine, per quanto riguarda specificamente il cicloturismo, abbiamo notato un buon riscontro attraverso portali di settore come FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), che rappresentano un punto di riferimento importante per gli appassionati.
Komoot rappresenta un canale privilegiato per rivolgersi agli appassionati degli sport outdoor: poter regalare mappe è apprezzato dai suoi clienti?
Al momento non abbiamo ancora attivato una collaborazione diretta con Komoot, ma conosciamo molto bene l’app e la sua vasta community di appassionati di attività all’aria aperta, inclusi naturalmente i cicloturisti. Considerando la popolarità di Komoot e la sua utilità per la pianificazione di itinerari, crediamo fermamente che offrire mappe o percorsi tramite questa piattaforma sarebbe sicuramente una cosa molto gradita ai nostri clienti. Potrebbe essere un valore aggiunto significativo per migliorare la loro esperienza di viaggio e scoperta del territorio di Gubbio e dintorni in bicicletta. È sicuramente un’opzione che intendiamo esplorare in futuro.
Che tipo di visitatore è il cicloturista? Che caratteristiche e che aspettative ha rispetto agli altri un cicloturista che soggiorna nella vostra struttura?
Il cicloturista è un viaggiatore con una forte passione per l’esplorazione del territorio. È generalmente una persona dinamica e sportiva, attratta dalla natura e desiderosa di scoprire i luoghi in modo attivo e sostenibile. Pur essendo spesso autonomo e con un itinerario pianificato, apprezza molto ricevere consigli e informazioni utili sulle peculiarità locali. Spesso è interessato a cartine, tracce GPS e informazioni dettagliate sui percorsi ciclabili della zona, inclusi dislivelli e punti di interesse.
In generale, è un ospite curioso e desideroso di vivere un’esperienza autentica, e valorizza molto la conoscenza del territorio e la disponibilità del personale nel fornire supporto specifico per le sue esigenze. Ad esempio, possiamo indirizzarli verso un servizio lavanderia esterno per la loro attrezzatura tecnica, in modo che abbiano sempre indumenti freschi e pronti all’uso.
Anche l’aspetto culinario è fondamentale: una colazione abbondante ed energetica è il miglior modo per iniziare una giornata in bicicletta. Per il pranzo, apprezzano spesso qualcosa di leggero, fresco e veloce, magari da portare con sé durante l’escursione, ed è per questo che prepariamo volentieri dei pratici pranzi al sacco. La sera, invece, amano gustare i prodotti tipici locali, per concludere la giornata con i sapori autentici del nostro territorio. Il nostro obiettivo è far sentire il cicloturista accolto e coccolato, offrendogli tutto ciò di cui ha bisogno per vivere al meglio la sua avventura su due ruote.
Agli occhi dei vostri clienti, quanto pesa la vostra attenzione alla sostenibilità? È un qualcosa in più o un fattore determinante nella scelta della vostra struttura?
La sostenibilità è un tema che sta molto a cuore ai cicloturisti, e abbiamo notato un crescente interesse da parte dei nostri clienti verso le nostre iniziative in questo ambito. Non è solo un “qualcosa in più”, ma un fattore che incide significativamente nella loro scelta. Molti cicloturisti sono viaggiatori consapevoli, attenti all’impatto ambientale del loro viaggio, e apprezzano le strutture che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità.
Un aspetto fondamentale del nostro approccio è la valorizzazione della filiera corta: per i prodotti che serviamo a colazione, pranzo e cena, privilegiamo prodotti locali, molti dei quali biologici. Alcuni provengono direttamente dal nostro orto, garantendo freschezza e genuinità. Questa attenzione alla provenienza e alla qualità degli ingredienti, unita alla nostra riduzione dell’impatto ambientale tramite l’impianto fotovoltaico e le pratiche di risparmio energetico, sono tutti elementi importanti per questo tipo di clientela attenta e consapevole.
Quanto ritieni importante fare sistema con le strutture e i servizi presenti sul territorio per attrarre cicloturisti? Quali pensi siano i principali vantaggi (economici, di visibilità, ecc.) nell’operare come comunità locale piuttosto che come singola struttura?
Crediamo che fare sistema con le altre strutture e i servizi presenti sul territorio sia di fondamentale importanza per attrarre il turismo ciclistico. operare come una vera e propria comunità locale offre vantaggi significativi su diversi fronti.
Dal punto di vista economico, una rete di operatori può creare pacchetti turistici più completi e attrattivi, che includano non solo il soggiorno ma anche noleggio bici, guide cicloturistiche, degustazioni di prodotti tipici, visite a cantine o frantoi, escursioni naturalistiche e culturali.
In termini di visibilità, promuovere un’intera area come destinazione “bike-friendly” ha un impatto molto maggiore rispetto alla promozione di una singola struttura. Si possono organizzare eventi dedicati al cicloturismo, partecipare a fiere di settore come un unico polo attrattivo, creare materiale promozionale congiunto (cartine, guide, siti web dedicati) e sfruttare i canali di comunicazione di tutti i partner per raggiungere un pubblico più ampio. Un altro vantaggio cruciale è il miglioramento dell’esperienza complessiva per il cicloturista. Sapere di poter contare su una rete di servizi coordinati, dalla riparazione della bici al trasporto bagagli, dall’informazione sui percorsi ai punti di ristoro convenzionati, rende il viaggio più agevole e piacevole, incentivando il passaparola positivo e la fidelizzazione.
Fare comunità rafforza l’identità del territorio come destinazione ideale per il cicloturismo. Si crea un ambiente accogliente e specializzato, in grado di rispondere in modo efficace alle esigenze di questo tipo di viaggiatori, distinguendosi da altre offerte meno strutturate e la collaborazione è la chiave per intercettare al meglio il potenziale del turismo ciclistico e per generare benefici duraturi per l’intera economia locale.
Commenti
Inizia la discussione.