Le Fat Bike stanno diventando sempre più presenti nelle località sciistiche e di montagna. Una disciplina che, grazie alle qualità tecniche dei mezzi, permette di vivere in bici anche l’inverno. Pedalare sulla neve è un’esperienza nuova, divertente e che ha preso sempre più piede nei luoghi di villeggiatura. Tra i luoghi che hanno dato spazio alle Fat Bike ci sono la Valtellina e la Valchiavenna. Incastonate tra le montagne, sono località che da anni mettono al centro della loro offerta turistica la bicicletta. Grazie all’avvento delle Fat Bike non si può parlare più di sport stagionale, ora è possibile andare in bici tutto l’anno.
Per le famiglie
Andare in bici sulla neve diventa un gioco da ragazzi grazie alle Fat Bike, delle biciclette dotate di copertoni a sezione maggiorata che garantiscono una perfetta aderenza e un grande equilibrio anche sulla neve. L’offerta turistica si allarga, la montagna in inverno non diventa solo il paradiso degli sciatori, ma anche dei ciclisti. Chiaramente come le loro sorelle, le mountain bike, anche le Fat Bike hanno una versione elettrica. Una gita sulla neve in sella a una bici è possibile anche per le famiglie, le quali possono contare anche sul Charriot: una carrozzina dotata di sci che permette di trasportare comodamente i bambini.
L’offerta a Chiavenna
La Valchiavenna, che ha al suo centro la cittadina di Chiavenna la quale dona il nome alla valle, offre diverse soluzioni per chi vuole provare questa nuova disciplina. I noleggi sono diversi e si trovano in tante aree a partire proprio da Chiavenna e a salire verso il Passo dello Spluga. Le migliori occasioni di testare le proprie abilità in sella a una Fat Bike arrivano però in zona Madesimo e sugli Andossi. I tracciati, tutti a fondovalle e battuti, sono i punti più facili dove cimentarsi in questa disciplina. I più esperti possono andare verso le località di Isola e Montespluga dove questa attività viene praticata con maggiore libertà.
Nella zona di Chiavenna, punto nevralgico per ogni spostamento, non mancano i punti DINAclub, nei quali gustare e assaggiare i prodotti tipici e intanto approfittare per ricaricare la propria e-Fat Bike. Uno dei posti dove respirare e assaggiare il profumo della tradizione è il Crotasc. Questo è stato il primo crotto della Valchiavenna che ha aperto le sue porte al pubblico e ai turisti.
Sondrio
Spostandoci in Valtellina si arriva alla località di Sondrio e della vicina Valmalenco, dove le Fat Bike hanno preso piede e spazio. Il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco ha ampliato il proprio bagaglio di offerta e pedalare sulla neve è diventata la novità degli ultimi anni. Anche in questo caso i noleggi non mancano, così come le piste battute. I panorami che offre la Valmalenco sono perfetti per il turismo lento che la bici offre, e grazie alle Fat Bike ora è possibile goderselo durante tutto l’anno.
Da queste parti una specialità è la mela, e nell’azienda agricola Melavì ce ne sono per tutti i gusti. Non è solo un’unione di diverse cooperative, ma anche un punto nevralgico per i cicloturisti. Infatti Melavì offre un punto di appoggio per chi necessita di una pausa per ricaricare il proprio mezzo.
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