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Ciclovia Monte Argentario-Civitanova Marche, le Regioni “accelerano”

1 anno fa •  2 minuti di lettura
Obiettivo di Toscana, Umbria e Marche è ottenere al più presto le risorse finanziarie per poter procedere con la progettazione, l’assegnazione dei lavori e l’apertura del cantiere entro il 2023

Dal Mar Tirreno all’Adriatico, lungo 400 chilometri nel cuore dell’Italia. Fra preziose colline e borghi sospesi nel tempo, sapori intensi e cieli limpidi. La “corsa” verso la Ciclovia Monte Argentario – Civitanova Marche è entrata nella fase clou con tre realtà a pedalare nella stessa direzione: Toscana, Umbria e Marche.

I tre enti regionali hanno infatti stilato un protocollo d’intesa per inviare al governo nazionale un progetto di fattibilità tecnica ed economica, in modo da poter ottenere le risorse finanziarie per poter procedere con la progettazione, l’assegnazione dei lavori e l’apertura del cantiere entro il 2023.

UN TRACCIATO DI RILEVANTE INTERESSE FRA IL TIRRENO, L’ADRIATICO E LE RELATIVE CICLOVIE

L’accelerata all’iter è legata alla considerazione, da parte degli enti territoriali, che la Monte Argentario – Civitanova Marche è un’opera “di rilevante interesse” che collegherà altre due infrastrutture ciclabili nazionali: le ciclovie Tirrenica e Adriatica, in corso di realizzazione.

Attraversando l’Italia centrale da ovest a est, e viceversa, la Monte Argentario – Civitanova Marche consoliderà inoltre la connessione fra aree costiere e aree interne; queste potranno beneficiare di un potenziamento dell’offerta cicloturistica, con conseguenti ricadute in termini economici e di sviluppo.

I SERVIZI E I COLLEGAMENTI CON LE CICLOVIE INTERNE E GLI ITINERARI DI PELLEGRINAGGIO

La Ciclovia Monte Argentario – Civitanova Marche toccherà alcuni dei più suggestivi borghi di Toscana, Umbria e Marche; tra questi Albinia, Pitigliano, San Casciano dei Bagni, Todi, Assisi, Serravalle di Chienti, Tolentino, Corridonia e Civitanova Marche. 

Il percorso sarà collegato anche alla Ciclovia del Sole e alla Ciclovia degli Appennini, oltre che con i cammini della Via Francigena, della Via di Francesco e della Via Lauretana, itinerari di pellegrinaggio che sono oggi percorribili anche in bicicletta.

Il tracciato si candida a diventare un vettore turistico dei territori attraversati, arricchito da servizi e strutture dedicate; in primis punti di ristoro in prossimità degli snodi e dei collegamenti con le vie che hanno caratteristiche storico-culturali.

PEDALANDO FRA BORGHI, OASI NATURALISTICHE E AREE DI VALENZA STORICO-CULTURALE

Il tratto toscano partirà da Porto Santo Stefano fino ad arrivare a San Casciano dei Bagni, attraversando tratti ad elevata valenza naturalistica. Tra questi la Laguna di Orbetello e luoghi di valore storico culturale come Manciano, la stessa Orbetello, Pitigliano e la necropoli etrusca di Poggio Buco.

Il tratto umbro, quasi metà del percorso, si sviluppa a partire da Fabro e tocca anche i centri urbani di Orvieto, Perugia, Bastia Umbra, Cannara, Bevagna e Foligno, per passare al territorio marchigiano nei pressi di Colfiorito. 

Poi la ciclovia punterà con decisione verso il mare, salutando i territori di Muccia, Camerino, Tolentino, Macerata e, infine, Civitanova Marche.

Quali sono le prime mete che visiterete in bicicletta lungo la nascitura ciclovia? Suggeriamocele nei commenti!

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