Borghi montani e castelli medievali, risorgive e mare, percorsi rinascimentali e mosaici, prosciutti e vini. La rosa degli itinerari tematici e territoriali del Friuli-Venezia Giulia è decisamente ampia e “democratica” e offre soluzioni per ogni tipologia di ciclista o semplice appassionato di bicicletta.
Vi abbiamo parlato, fra gli altri, delle alternative sul Collio, delle opzioni easy per le famiglie e la Ciclovia dell’Alpe Adria fra Udine e Grado.
Oggi andiamo a scoprire un itinerario firmato DINAclub by Repower. 26,5 km con partenza e arrivo da Majano, 280 metri di dislivello e un tempo di percorrenza “comodo” stimato in un paio d’ore; si toccano il lago di Radogna, San Daniele del Friuli con le sue eccellenze enogastronomiche e i castelli di Susans e Arcano.
SI PARTE DA MOJANO CON LA SALITA VERSO IL CASTELLO DI SUSANS
L’itinerario San Daniele – Castello di Arcano Superiore parte e si arriva alla rotonda su via Pietro Zorutti, altezza via Divisione Giulia a Majano; dopo 1,5 km in leggera discesa tra via Gortani, via Carnia e viale Snaidero, superata l’intersezione con la SR 463 e si svolta a destra su via del Castello.
Qui inizia la salita, impegnativa per circa un chilometro (6,8 per cento) fino al castello di Susans, poi più morbida fino al km 4,5; la residenza di tipo mediceo fu voluta nel 1636 dal conte Fabrizio di Colloredo e oggi è location esclusiva per banchetti e cerimonie, eventi culturali e commerciali, congressi e convegni.
IL LAGO DI RAGOGNA, SAN DANIELE DEL FRIULI, IL CASTELLO D’ARCANO
Duemila metri di discesa, poi la strada spiana per altri 5 km con svolta a sinistra al km 9 per andare a sfiorare il lago di Ragogna, d’origine glaciale e affiancato da strade sterrate e ponticelli, e poi puntare San Daniele del Friuli, che si raggiunge dopo un chilometro di salita al 5 per cento (km 11,9).
Si scende poi verso il torrente Corno, punto più basso dell’itinerario a 149 metri slm, per risalire fino a quota 216 subito dopo il suggestivo Castello d’Arcano, che conserva ancora oggi l’aspetto medievale, con le cortine merlate alla guelfa, la doppia torre e il possente mastio con un’elegante fila di bifore tardo romaniche in sommità.
Tornando su pendenze favorevoli, ci si immette (km 17,1) per poche centinaia di metri sulla SP116 e si svolta a sinistra per pedalare meno di un chilometro su sentiero: siamo nella zona dei Prati di Col San Floreano, biotopo del Friuli-Venezia Giulia, istituito come area naturale protetta nel 1998; occupano una superficie di 35 ettari nella provincia di Udine.
DOVE RICARICARE LA VOSTRA E-BIKE CON “DINA”
Poco più tardi, dopo 20 chilometri e mezzo di pedalata, arriviamo nel posto giusto per ricaricare la nostra e-bike con DINA, la nostra innovativa rastrelliera per e-bike adatta sia a spazi esterni sia a locali chiusi, che permette di ancorare sette bike e ricaricarne quattro contemporaneamente.
Non solo: da Bidoli Vini, cantina fondata nel 1924 e ospitata da un’antica fornace di fine Ottocento, è possibile anche cedere alla tentazione di una visita guidata e a una degustazione su prenotazione. Occhio, soltanto, a moderare o programmare in maniera adeguata questa tentazione, soprattutto se poi dovete rimontare in sella.
Altro host powered by Repower da scoprire, a San Daniele del Friuli, è l’Azienda Agricola Melba, dove degustare l’omonimo prosecco Doc accompagnato da un’accurata selezione di pizze e piatti freddi, incluso sua maestà il prosciutto di San Daniele.
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