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Bicicletta e indipendenza energetica: le otto raccomandazioni della ECF

2 anni fa •  3 minuti di lettura
La European Cyclists' Federation ha pubblicato una serie di “linee” utili per l'UE, governi e cittadini, per risparmiare l'utilizzo di carburante e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili

Che la bicicletta e il ciclismo siano protagonisti della mobilità sostenibile e amici dell’ambiente, è ormai noto. In realtà sono molto di più, almeno per la European Cyclists’ Federation (ECF), per Cycling Industries Europe e per la Confederation of the European Bicycle Industry.

Secondo questi tre enti, l’uso diffuso della bicicletta e la pratica quotidiana possono essere alleati di UE e governi nazionali nella strategia che punta a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e ottenere risparmi significativi di carburante.

In che modo, è spiegato nelle otto raccomandazioni contenuti in un documento pubblicato lo scorso maggio, dalla ECF, federazione fondata nel 1983, che raccoglie organizzazioni nazionali per la mobilità urbana in bicicletta.

IL RUOLO DELL’EU: AUMENTARE L’IMPORTANZA DELLA BICICLETTA IN REPowerEU

La prima raccomandazione è quella di includere nel piano REPowerEU (per l’indipendenza energetica dalla Russia) misure che riguardino la bicicletta. E quindi finanziare la sostituzione di furgoni e camion inquinanti con flotte di cargo bike, la posa di nuove piste e corsie ciclabili, parcheggi per biciclette e rendere le bici e le e-bike condivise accessibili a tutti. La bici deve avere un posto centrale nell’ecosistema della mobilità.

L’APPELLO AI GOVERNI: RENDERE IL CICLISMO ATTRAENTE ANCHE PER LE… TASCHE

Al punto 2.0 del documento di ECF su bicicletta e indipendenza energetica c’è il tema finanziario. Secondo ECF, i governi dovrebbero fornire incentivi diretti perché le bici elettriche prendano il posto delle automobili. Come? Riducendo l’IVA per l’acquisto e la riparazione di biciclette ed e-bike e le tasse sugli stipendi per i dipendenti che pedalano, ma anche prevedendo incentivi individuali per l’acquisto o il noleggio di biciclette e l’utilizzo di sistemi di bike sharing.

POTENZIARE LE INFRASTRUTTURE CICLISTICHE

Per invogliare i cittadini all’utilizzo della bicicletta, è opportuno aumentare le ciclovie. Un trend iniziato in pandemia con ciclabili temporanee e pop-up, come risposta a una ritrovata voglia di pedalare per evitare assembramenti. Misure che aprono la strada a infrastrutture permanenti, integrate in strategie a lungo termine.

LA BICICLETTA MEZZO DI BUSINESS, BENI E SERVIZI

Grande attenzione è posta anche sulle cargo bike, destinate a rivoluzionare il modo in cui operano aziende e fornitori di servizi. Possono essere personalizzate per le diverse esigenze, contribuendo a migliorare i flussi di trasporto, la sicurezza e a ridurre al contempo sia l’inquinamento atmosferico e acustico, sia il nostro fabbisogno collettivo di combustibili fossili. Per l’ECF, i governi dovrebbero fornire incentivi diretti alle aziende e ai fornitori di servizi pubblici per utilizzarli al posto di grandi furgoni e camion. 

BICI E INDIPENDENZA ENERGETICA: LE DOMENICHE SENZA AUTOMOBILI

Sempre parlando ai governi, l’ECF propone l’istituzione di domeniche car-free, come quelle inaugurate nel 1973 da Svizzera, Paesi Bassi e Germania Ovest in piena crisi energetica e “sposate” lo scorso anno da più città europee. Se le grandi città europee chiudessero alle auto ogni domenica, si potrebbero risparmiare 380mila barili di petrolio al giorno.

INCORAGGIARE L’UTILIZZO DELLA BICICLETTA CON LIMITI DI VELOCITÀ

Quando il traffico motorizzato è più lento, la gente è più motivata a pedalare. Su questo assioma, l’ECF propone sia di implementare il limite di velocità di 30 km/h nelle aree urbane, sia di riduzione di 10 km/h il limite sulle strade: un provvedimento che potrebbe far risparmiare circa 290mila barili di petrolio al giorno. 

I SUGGERIMENTI INDIVIDUALI: LA BICI AL POSTO DELL’AUTO

Oltre alla EU e ai governi, la EFC parla anche ai singoli cittadini, con due consigli. Il primo è quello di sostituire gli spostamenti in auto con quelli in bici, soluzione che può avere un grande impatto positivo sull’ambiente: un individuo può risparmiare 300 euro di carburante, se percorresse una media di 6 km a giorno invece di prendere un’auto per la stessa distanza. Una distanza che nelle area urbane si copre in meno di mezz’ora.

VACANZE IN BICICLETTA: IL RUOLO DEL CICLOTURISMO

Un ruolo primario in questo processo è interpretato dal cicloturismo: sicure e divertenti, le vacanze in bicicletta possono portare a un notevole risparmio di carburante, se si pensa che il turismo rappresenta l’8 per cento delle emissioni globali di gas serra e il 95 per cento di queste è legato ai trasporti. La bicicletta può essere il mezzo perfetto sia per esplorare la propria regione, sia per avventurarsi in luoghi più lontani, se integrato con il trasporto pubblico. Una “combo” vincente.

Qual è il vostro piccolo grande contributo quotidiano al risparmio di combustibili fossili?

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