Chi non ha mai sognato di trionfare sulle grandi salite del Giro d’Italia, dopo aver staccato tutti fra due ali di folla? Un sogno destinato a rimanere tale, per chi non è nato con le doti di Coppi e Pantani. Tanti affrontano le vette iconiche alpine e le sorprendenti salite appenniniche in solitaria o in eventi amatoriali dedicati. Chi ama il cicloturismo, invece, può comunque rivivere le emozioni di quei panorami in bici, lungo percorsi ciclabili e itinerari dedicati, da Torino fino a Milano. Siamo andati a “esplorare” le tappe più impegnative del recente Giro d’Italia 2021 e la proposta, in termini di ciclovie, dei luoghi attraversati. In sella, si parte.
Fra Marche e Abruzzo, ciclabili per tutte le età
Tre le tappe nel centro Italia dedicate agli scalatori: la sesta con arrivo a San Giacomo (Teramo), la nona a Campo Felice / Rocca di Cambio (L’Aquila) e la dodicesima a Bagno di Romagna (Forlì-Cesena). Negli ultimi anni, nelle Marche, le piste ciclabili e gli itinerari si sono moltiplicati, sia sulla costa sia sui primi rilievi. Tra le spiagge dell’Adriatico e Ascoli Piceno – la città più vicina all’arrivo della sesta tappa a San Giacomo anche in una regione diversa – si snoda la pista ciclabile del Tronto che tocca i comuni di Spinetoli, Monsampolo del Tronto e Colli del Tronto. In zona c’è anche la ciclostrada in asfalto da Villa Lempa a Colle San Marco, 10,64 km a mezzacosta sulle pendici della Montagna dei Fiori, con belle vedute sulle colline e sul Mar Adriatico. La nona tappa porta la carovana rosa da Castel di Sangro all’arrivo in salita di Campo Felice, toccando Ovindoli e l’abitato di Rocca di Cambio. Località toccate, assieme a Rocca di Mezzo, dalla pista Altopiano delle Rocche (dettagli qui), 34,4 km di percorso ciclopedonale a fondo misto, accessibile anche ai giovanissimi ciclofili.
Bagno di Romagna, culla dei cicloturisti
Il Passo del Carnaio è il clou della dodicesima tappa, da Siena a Bagno di Romagna, lungo una rotta assai cara ai cicloturisti su strada e offroad, soprattutto in primavera e autunno. Tra Bagno di Romagna e San Piero in Bagno c’è una ciclabile di oltre due chilometri, adatta a tranquille uscite, a piedi o in bicicletta, in tutta sicurezza, sia di giorno sia di notte. Ai più allenati ammiccano l’anello del Monte Fumaiolo (52 km, 1250 km di dislivello), e l’escursione oltre il confine toscano all’Eremo di Camaldoli (60 km, dislivello di 1635 metri). Agli amanti della MTB sono invece dedicati l’impegnativo Anello di Rio Petroso di 33 km e il “breve ma intenso” Anello del Monte Còmero.
L’abbraccio delle Alpi, tra Veneto e Trentino-Alto Adige
Panorami mozzafiato nella frazione numero 14 del Giro, da Cittadella a Monte Zoncolan, che dalla Marca Trevigiana va a tuffarsi nelle Alpi Carniche. Poco più a est del “Kaiser” (com’è stato ribattezzato lo Zoncolan), si trovano lo Jede Menge Fahrradtunnel – Venzone, interessante percorso ad anello con partenza e arrivo a Venzone, e la Ciclovia Alpe Adria, itinerario ad Anello da Resiutta (80,6 km, dislivello di 950 metri) o Ugovizza Albina (64,8 km, 770m di dislivello).
E come rinunciare a pedalare sulla Ciclabile delle Dolomiti, oltre 60 km da Calalzo di Cadore a Dobbiaco, passando per la rinomata Cortina d’Ampezzo sede d’arrivo della dodicesima tappa del Giro d’Italia 2021? Ma non solo. Oltre a emulare i campioni sulle strade che portano ai celebri passi Fedaia, Pordoi e Giau, con gli itinerari proposti da Selva di Cadore e dalla Val Fiorentina, chi ama la bici e la natura può esplorare la zona in lungo e in largo grazie all’abbondanza di piste ciclabili. Tra le altre, si segnalano la Bolzano-Ferrara e la Bolzano-Bressanone in Alto Adige, la Ciclabile Via Claudia Augusta.
Questa, nella prima parte della variante Padana, affianca anche il percorso della 17a tappa del Giro, fra Trento e Avio (oltre Mori), prima che la temibile Sega di Ala si erga ad arbitra della contesa. Fra Trento e Rovereto ci sono, del resto, i 30 km della Ciclabile dell’Adige. Poco più in là, imperdibile anche il percorso ad anello fra Limone sul Garda e Riva del Garda, tra le ciclopiste più belle d’Europa. Fra l’altro, l’ambizioso progetto Garda by Bike si propone l’obiettivo di creare una ciclabile lunga 190 km che costeggia l’intero lago, attraversando tre regioni: Veneto, Lombardia e Trentino a Alto Adige.
In Valesia e in Valle Slpuga percorsi misti e bike park
Misura 28,5 chilometri la pista ciclabile fra Balmuccia e Alagna Valsesia, fra asfalto e sterrato, boschi di larici e castagneti. Fino a Scopello la strada non è distante da quella che Nibali e colleghi affronteranno prima di svoltare verso l’arrivo all’Alpe di Mera. A Campertogno e Alagna sono presenti stazioni di ricarica per e-bike. All’Alpe di Mera sono legati diversi percorsi ciclopedonali, quasi tutti su sterrato, di varia difficoltà e lunghezza, con dislivelli compresi fra i 200 e i 613 metri (scoprili qui).
C’è da divertirsi anche nei luoghi della ventesima tappa, che porta da Verbagna all’Alpe Motta. Oltre al Made Bike Park, tracciati gravity destinati a principianti e a biker esperti, Madesimo offre anche un percorso cicloturistico ad anello di 10 km, su asfalto e sterrato, impegnativo ma con panorami mozzafiato. Decisamente “tosti” i 9 km, con pendenza media dell’8 per cento, della “Rampegada alla Madonna”, da Campodolcino all’Alpe Motta. Più abbordabile l’Anello dell’Alpe Groppera, 10 km fra i boschi sopra Madesimo, con il panorama dell’altopiano degli Andossi e delle cime dell’alta Valle Spluga (esplora i percorsi).
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