Costruito su un’aviosuperficie a cui deve il suo nome evocativo, dal 2000 a Pignola (PZ) il Centro Icaro è destinazione d’elezione non solo per chi ama volare alto, ma per chi fa dello sport il proprio stile di vita.
Oltre al locale eventi con due sale e due piscine, aperte al pubblico durante l’estate, a disposizione dei clienti si trovano infatti un parco giochi, campi da tennis, da pallavolo e da calcio a cinque, ben sette spogliatoi, ventiquattro docce e numerosi servizi igienici.
La filosofia del vivere bene in salute fa quindi parte del DNA del Centro, così come l’attenzione alla mobilità sostenibile; lo dimostrano l’allestimento nell’ampio parcheggio di un punto di ricarica per auto con una potenza di 22kW e l’adesione al progetto DINAclub, con l’adozione della rastrelliera DINA per ricaricare le e-bike.
Centro Icaro si trova in una posizione strategica nel Parco Nazionale della Val d’Agri, ai piedi del monte Pierfaone, da dove partono numerosi itinerari dedicati al cicloturismo. Poco distante, si trova anche un anello di 82 km, ideale per coloro che desiderino mettersi alla prova fra attività sportiva e scoperta dei territori. L’anello del Vulture Melfese fra antichi manieri e boschi fiabeschi lucani è senza dubbio un’esperienza da provare.
Di questo e molto altro abbiamo parlato con Luigi Mancino del Centro Icaro di Pignola.
Raccontaci della tua clientela tipo: la rinascita per l’interesse verso le attività all’aperto ha modificato il profilo dei vostri visitatori e le loro esigenze?
L’avvento delle e-bike, e la costruzione di una pista ciclabile che collega la città di Potenza all’area del Pantano di Pignola, sta decisamente cambiando le modalità con cui l’utenza raggiunge Centro Icaro. Sono infatti molto numerose ormai le persone che usano e-bike e auto elettriche per raggiungere il Centro per attività sportiva o per la piscina.
Cosa significa per te essere una struttura “BikeFriendly”? Cosa non dovrebbe mai mancare per fare felice un cicloturista?
Per fare felice un cicloturista ci vogliono diversi accorgimenti e uno di questi è sicuramente la rastrelliera DINA, dedicata a chi utilizza le bici elettriche, presente presso il nostro centro.
Quali sono un percorso e un’attrazione che un cicloturista non dovrebbe mai perdersi nella tua zona?
Il nostro Centro è circondato da una rete di stradine secondarie circondate da boschi, che conducono alla scoperta di borghi come Sasso di Castalda, Calvello, Laurenzana, Abriola ecc. Trovandoci nel Parco Nazionale della Val d’Agri, le opportunità per perdersi su sentieri fuoristrada non mancano di certo.
Quanto sono importanti, nella tua esperienza, la tecnologia e le piattaforme online nel turismo di oggi?
Il nostro Centro è una realtà consolidata e di riferimento per il territorio; pertanto, la nostra base di partenza arriva soprattutto per conoscenze personali o passaparola. Tuttavia, è chiaro che con l’avvento della ciclabile il Centro è diventato tappa o meta di tipologie di cliente differenti; è per questo che curare la presenza online rimane un’attività importante anche in prospettiva.
Sei entrato a far parte dell’ecosistema di mobilità sostenibile Repower: cosa significa per te “sostenibilità”, e quanto questa sensibilità fa la differenza per il visitatore di oggi?
La sensibilità nei confronti della sostenibilità è molto mutata negli anni; oggi rappresenta uno degli aspetti che condizionano le scelte di clienti e consumatori. Nella nostra visione, sostenibilità significa preservare l’ecosistema e le risorse per garantire alle generazioni future le stesse opportunità e ricchezze tramandate a noi.
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