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Nel parco naturale delle Serre Calabresi tra pipe, riserve e spiritualità

1 anno fa •  2 minuti di lettura
Della Ciclovia dei Parchi della Calabria fanno parte tre itinerari, per oltre 120 km, che toccano borghi d'origine greca e arbëreshe, oasi naturalistiche, luoghi di culto e musei borbonici

Un racconto di storia e arte, fede e cultura, tradizioni e avventura, con tre parchi nazionali e uno regionale a fare da bussola. La Ciclovia dei Parchi della Calabria è un itinerario di 545 chilometri che porta gli amanti del cicloturismo nel cuore della regione, che porta dalla montagna al mare.

Sono tre le tappe che esplorano il parco naturale delle Serre, articolato gruppo montuoso sul quale si alternano valli, boschi, gole e cascate mozzafiato; un esempio quelle del Marmarico o quelle della fiumara Assi, e si perpetuano tradizioni artigianali come la lavorazione della lana, della seta, del legno e della terracotta. 

DA CARAFFA A TORRE DI RUGGIERO (41,2 km, DISLIVELLO 1000 metri)

La prima delle tre tappe della Ciclovia dei Parchi della Calabria, nel comprensorio delle Serre, è quella che parte da Caraffa di Catanzaro (358 m), realtà arbëreshe fondata a metà del XV secolo, per procedere nella medievale Girifalco, che si raggiunge dopo 12 Km di cui gli ultimi sei in salita.

L’ascesa continua per altri 8,5 km fino al Bivio Ponticelle (873 m) dove si gira a sinistra e si scende per 10 km sulla SP 145 fino a San Vito sullo Ionio (404 m), borgo rinomato per la produzione casearia e delle pipe. 

La successiva ascesa lungo le strade provinciali 172 e 182, conduce a Torre di Ruggiero, passando dall’abitato di Chiaravalle Centrale e attraverso ali di noccioleti e faggete. Ci aspetta il borgo fondato – come da toponomastica – da Ruggiero I il Normanno agli inizi del primo millennio,  che oggi è meta di numerosi pellegrini per la presenza del Santuario della Madonna delle Grazie, uno dei centri di culto più importanti della Calabria.

DA CARAFFA A MONTEROSSO (43 km, DISLIVELLO 1010 metri)

Il secondo percorso nelle Serre Calabrese, detto Variante Lago Angitola, nella prima parte ricalca il precedente itinerario; in questo caso, dopo Girifalco, la salita continua per altri 12 chilometri fino al Passo Fosso del Lupo (949 metri slm). 

Da qui inizia una lunga discesa in direzione di Polia, borgo colonizzato dai greci nel punto più stretto della penisola calabrese, lungo la SP46; si supera poi la frazione di Menniti (400 m) per giungere a Monterosso e visitare sia il Museo delle Serre Calabresi, sia la vicina Oasi naturalistica del Lago Angitola.

DA SAN NICOLA DA CRISSA A MONGIANA (37,4 km, DISLIVELLO 840 metri)

San Nicola da Crissa è un paesino di origini greche, la cui piazza venne definita “il balcone delle Calabrie” da Ferdinando II di Borbone. Dal più piccolo centro delle preserre parte il terzo itinerario, che muove con lievi pendenze verso i centri abitati di Torre di Ruggiero e Cardinale. 

Da qui si procede in direzione di Simbario (766 m) e Spadola (754 m) per poi affrontare una progressiva salita, costeggiando a tratti il fiume Ancinale, in direzione di Serra San Bruno; superato l’abitato, dopo un paio di chilometri si incontra la maestosa Certosa eretta da Bruno di Colonia sul finire dell’XI secolo. 

Oltre il Santuario di Santa Maria del Bosco (824 m), la strada s’inerpica nel fitto bosco di abeti bianchi in cui corre il Sentiero del brigante, arrivando fino a quota 1026 metri slm. Poi inizia la discesa verso Mongiana, il paese della fabbrica d’armi voluta da Ferdinando IV di Borbone e del Museo delle Reali Ferriere Borboniche.

Avete già scoperto o messo nella “to do list” una pedalata nel Parco delle Serre? Diteci il perché, nei commenti!

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