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L’anello del Vulture-Melfese, fra antichi manieri e fiabeschi boschi lucani

1 anno fa •  2 minuti di lettura
L'itinerario di 82 km, con partenza e arrivo dalla federiciana Melfi, tocca località incantevoli come i Laghi di Monticchio, Atella e Lagopesole, in un'area nota per l'Aglianico, le castagne e i formaggi

Storia, arte, natura, enogastronomia di qualità. E magari pure il gusto della sfida. Per chi ama abbinare il piacere di una vacanza in bicicletta all’impegno fisico, su strade che richiedono una buona base d’allenamento, l’anello del Vulture Melfese fra antichi manieri e boschi fiabeschi rappresenta un’esperienza da provare assolutamente.

Un itinerario ciclistico che APT Basilicata ha inserito fra i 21 percorsi della app per dispositivi mobili FreeToMove, studiata per la promozione del cicloturismo in terra lucana e impreziosita da ricchi menu su attrazioni storiche, artistiche e architettoniche, prodotti d’eccellenza e manifestazioni storiche.

Terra di normanni e di svevi, vino e castagne, formaggi e salumi di gran qualità, l’area nord della Basilicata è infatti teatro unico di un’esperienza cicloturistica che si trasforma in un’autentica tavolozza di colori, profumi e gusto.

UN ITINERARIO PER TUTTE LE STAGIONI, DA AFFRONTARE A TAPPE O TUTTO D’UN FIATO

L’anello tra gli antichi manieri e i boschi fiabeschi del Vulture-Melfese, in Basilicata, è un itinerario adatto a cicloturisti mediamente allenati, considerata la presenza di salite importanti e la notevole lunghezza del percorso.

Parliamo, infatti, di 82 km, con partenza e arrivo a Melfi (Potenza), con un dislivello di circa 1400 metri; il tracciato si snoda interamente su fondo asfaltato, le bici consigliate sono quelle da turismo e da corsa, oltre che e-bike.

Chi vuole, può effettuare l’intero percorso suddividendolo in tre tappe, oppure scegliere le opportune varianti che ne riducono di circa 25-30 km la lunghezza. Fruibile tutto l’anno, il tour è particolarmente piacevole in primavera e in autunno.

DA MELFI AL TETTO DEL TRACCIATO (865 METRI SLM), PASSANDO DAI LAGHI DI MONTICCHIO

Si parte dalla stazione FS di Melfi e si procede in salita tra campi di grano e ulivi secolari, fino a raggiungere la frazione di Foggianello.

Dopo alcuni chilometri di saliscendi ci si immerge in un paesaggio verdeggiante dominato dai Laghi di Monticchio, due specchi d’acqua nel cratere dello spento vulcano del Vulture, in cui si riflette la splendida Abbazia benedettina di San Michele, sede del Museo di storia naturale del Vulture.

Si riparte in direzione Rionero percorrendo una dura salita, arrampicandosi tra i tornanti scortati da alberi maestosi. Dopo circa 4 km si raggiunge la cima più alta della tappa (865 m.s.l.m.), appena dopo lo scollinamento svoltando a destra ci si dirige verso Atella / S.Andrea di Atella.

LA NORMANNA ATELLA, IL CASTELLO FEDERICIANO DI LAGOPESOLE E L’AGLIANICO DEL VULTURE

La discesa, tra masserie e campi di grano, porta alla normanna Atella, sede di meravigliose architetture come la porta di San Michele e la Cattedrale Santa Maria ad Nives. Si torna a salire (da quota 413m a quota 773m slm) al Castello di Lagopesole che si erge maestoso su tutta la valle di Vitalba: costruito da Federico II su un preesistente fortilizio, utilizzato dal Puer Apuliae come residenza di caccia, oggi ospita un museo multimediale che narra la storia dell’imperatore svevo.

Dopo aver toccato Piano del Conte e sforato per poche pedalate quota 800 metri slm, si prosegue verso Rionero e Barile, dove è d’obbligo la sosta in una cantina del vino Aglianico DOC. Prima del rientro a Melfi, a un chilometro dal centro federiciano, merita una visita (su prenotazione) la Chiesa rupestre di Santa Margherita.

Molti di voi avranno già visitato la Basilicata in bicicletta: quali sono i tratti che vi hanno colpito di più?

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