Raddoppiare il numero di persone che si muovono in bici entro il 2030, portarla dal 3,5 al 17 per cento nel 2050 e diventare la prima regione d’Europa per numero di chilometri di piste ciclabili attrezzate e strutturate.
E’ uno degli obiettivi del piano della mobilità ciclistica della Regione Piemonte, basato su tre pilastri chiamati infrastrutture, cultura e governance e sostenuto da un investimento pari a 40 milioni di euro.
UN TERRITORIO PIÙ ATTRAENTE E SOSTENIBILE GRAZIE ALLA BICICLETTA
Gli obiettivi del governo regionale piemontese sono chiari e ambiziosi, con ricadute in termini di immagine e appeal. In primis, aumentare l’utilizzo della bicicletta in sicurezza per scopi quotidiani e turistici, riducendo il ricorso ai veicoli motorizzati privati. In generale, rendere il territorio percorribile con questo mezzo, migliorandone l’attrattività e la sostenibilità.
Un Piemonte più sostenibile ed efficiente. Un piano d’azione innovativo, ispirato alle eccellenze in Europa, che considera la bicicletta un’esperienza comune di benessere quotidiano in città.
SI PUNTA ALL’8 PER CENTO DI SPOSTAMENTI IN SELLA ENTRO IL 2030
Frutto di due anni di intenso lavoro, il piano è stato presentato dal Presidente della Regione Alberto Cirio e dagli Assessori ai Trasporti e all’Ambiente, alla presenza dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e di Decisio, partner italo-olandese che ha collaborato alla stesura del documento.
Per realizzare le nuove misure, che puntano a fare del Piemonte un territorio dove la bici sia una scelta sicura piacevole e vantaggiosa per tutti, verranno utilizzati 40 milioni di euro di fondi europei.
Sarà una risposta e un ulteriore stimolo a una popolazione che dal 2001 ha fatto salire l’utilizzo della bici di 35 punti percentuali. Prossimo step sarà passare dal 3,5 per cento di oggi (sul totale degli spostamenti) all’8 per cento nel 2030.
UNA RETE REGIONALE CON 27 ITINERARI TURISTICI E 4 SUPERCICLABILI
Le azioni principali saranno: individuare la rete che ricade nel territorio; definire gli indirizzi relativi alla predisposizione delle reti ciclabili in ambito urbano ed extraurbano; individuare il sistema delle aree di sosta e le azioni per promuovere l’intermodalità; realizzare azioni di comunicazione, educazione e formazione.
Attenzione particolare sarà riservata anche a chi si muove quotidianamente su brevi distanze. Il 57% dei pendolari infatti si sposta per meno di 5 km e percorre in media 1,2 km.
Il focus principale riguarda però le infrastrutture di lunga percorrenza, con il completamento del sistema delle ciclovie turistiche europee e nazionali. La rete di interesse regionale conta 27 itinerari turistici per circa 3.000 chilometri e 4 “superciclabili” per il pendolarismo dei bacini di mobilità pendolare per circa 250 chilometri.
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