Eredità romana, palazzi nobiliari e un territorio entrato nel patrimonio UNESCO.
Difficoltà limitata, spunti numerosi sull’itinerario cicloturistico chiamato “Casale Monferrato, in bici tra pianure e colline” proposto da Piemontescape, portale di riferimento per tutti gli appassionati di attività all’aria aperta, dai visitatori ai residenti, dai ciclisti agli escursionisti.
Tra il Parco del Po e le colline Monferrine, il circuito ad anello di 65 km taglia le risaie della piana del Po e accarezza le prime alture del Monferrato, su strade secondarie e suadenti sterrati.
Si tratta di un itinerario pensato per le famiglie, sostanzialmente pianeggiante (247m il dislivello), adatto a MTB e bici da trekking. L’altitudine massima è 151 metri, la minima 90.
Punto di partenza e di arrivo è la città di Casale Monferrato, cuore di un territorio che ospita le colline Patrimonio UNESCO con i caratteristici “infernot” in pietra da cantone, specule vinarie sotterranee, tipiche delle case in tufo bianco della Valle Ghenza e del vignalese.
DA CASALE MONFERRATO AL CASTELLO DI POMARO, TRA FILE DI PIOPPI E CAMPI DI GRANO
Non solo. Il tempo di dare il “La” alla cicloscoperta, dalla stazione ferroviaria della città d’origine romana, e ci troviamo ad attraversare un centro grondante di storia, nel quale tra un palazzo nobiliare e l’altro si alternano la sinagoga, il duomo, la torre Civica, il teatro e il castello.
Si esce dalla città proseguendo sulla strada che costeggia il Po e poi, superato il secondo sottopasso ferroviario, si procede sulla provinciale per Frassineto Po. Ci accompagnano pioppi e distese di mais, grano e riso.
Pedaliamo verso Ticineto, superiamo per due volte il Torrente Rotaldo, si arriva e giungiamo a Valmacca, dove spicca il medievale palazzo della famiglia Cavaglià che oggi ospita il municipio.
Oltre Valmacca, troviamo Rivalba che tanto ricorda una mansio, ovvero una stazione di servizio e di posta d’epoca romana. Dopo aver costeggiato Bozzole, il nostro focus si sposta sul castello medievale di Pomaro.
IL MONTE, LE TERME E L’ARTE ORAFA: VERSO VALENZA SALITE E ATTRAZIONI PER TUTTI
Risalente al XII secolo, a lungo teatro di scontri per il controllo del territorio, l’antico maniera ospita oggi cerimonie ed eventi.
Gli dedichiamo qualche minuto, prima di proseguire per Monte Valenza, che si fa “desiderare” con una breve ma ripida salita.
Ci aspettano il dissetante benvenuto della fontanella e il panorama verso le colline del Monferrato e la sottostante piana del Po. C’è gioia anche per i cicloturisti più piccoli, perché scendendo verso Valenza, nei pressi delle Terme di Monte Valenza, si ammirano gli animali del minuscolo zoo.
Superati i saliscendi fra le terme e Valenza, si giunge nella città orafa che ci accoglie con le suggestive vie del borgo antico, le vetrine delle numerose botteghe artigianali e la vista dalla balconata di Viale Padova, che nelle giornate limpide arriva quasi sino a Pavia.
Qui, chi vuole, può tornare a Casale Monferrato in treno. Ma c’è più gusto a pedalare.
PEDALANDO FRA STERRATI, AIRONI E RISAIE DA VALENZA A CASALE MONFERRATO
Il percorso che ci riporta a Casale Monferrato, completando l’anello di 65 km, ci suggerisce una visita allo storico giardino all’inglese di Villa Genova a Fosseto, frazione di San Salvatore, che raggiungiamo pedalando su una strada di campagna.
Il cammino prosegue fra risaie e aironi, toccando la frazione Villabella di Valenza, Giarole e Occimiano.
Oltre il cavalcavia dell’autostrada, uno sterrato sulla sinistra porta alla strada consortile del canale Lanza che, costeggiandolo, ci riporta con un ulteriore sterrato di circa 10 chilometri a Casale Monferrato.
Prima di concludere l’escursione alla stazione dei treni, proseguendo dritti alla rotonda del palazzetto dello sport, possiamo visitare la Cittadella Militare di Casale per poi proseguire verso la rotonda di Corso Indipendenza.
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