L’amore per la bicicletta, l’interesse per la storia e cultura, l’attenzione all’attualità, il “debole” per le eccellenze vinicole e le tradizioni gastronomiche dei luoghi visitati. C’è tutto questo nei viaggi del gruppo Ciclozenith, associazione che dal 1991 organizza pedalate a tema in tutta Europa.
Filo conduttore dell’attività del gruppo, che si definisce “enogastrocicloculturale” è la passione per la bicicletta, mezzo itinerante, pulito e soprattutto aggregante. Scopo degli associati è quello di diffondere il verbo della mobilità sostenibile per far sì che la bicicletta diventi il mezzo principale per vivere la città e il tempo libero.
L’ultima trovata di 32 cicloturisti emiliani è un viaggio da Bologna a Capo Nord, per portare un messaggio di pace e di unione sulla base dei valori comunitari europei. Partiti da Piazza Maggiore a Bologna lo scorso 21 maggio, hanno programmato l’arrivo a destinazione il prossimo 21 luglio.
QUASI SEIMILA CHILOMETRI IN 61 TAPPE PER IL PUNTO ESTREMO DELL’EUROPA
Nato in seno alla parrocchia di San Bartolomeo della Beverara, nel quartiere Navile, e parte della Consulta della Bicicletta del Comune di Bologna, i cicloamatori hanno deciso di affrontare 61 tappe per quasi seimila chilometri. Un viaggio rinviato più volte a causa della pandemia, cui è stata data una connotazione speciale, legata all’attualità.
Il plotoncino di Ciclozenith porta in sella un messaggio di pace e di integrazione, toccando tappe come i campi di concentramento a Mauthausen e Terezin, il monumento a Jan Palach a Praga, la Frauenkirche a Dresda, il memoriale della Shoah e i resti del muro a Berlino.
Il racconto fotografico del viaggio, patrocinato da Comune e Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Arcivescovado di Bologna e supportato da “Cibò. So good!”, è aggiornato quotidianamente sulla pagina Facebook di Ciclozenith.
DA ISTANBUL A SANTIAGO DI COMPOSTELA, TRENT’ANNI DI VIAGGI IN BICI A TEMA
Dopo Berlino, la carovana gialla ha attraversato i borghi della Pomerania e l’antico porto commerciale di Lubecca, toccato il castello di Schackenborg e salutato i “giganti del mare” a Esbjerg in Danimarca, facendo anche pendant con inattese ginestre in fiore sul mare del Nord.
Non è la prima volta che il gruppo “enogastrocicloculturale” di cicloturisti bolognesi si lancia in questo tipo di sfide a tema, sia lungo le regioni italiane sia sulle strade estere.
Hanno pedalato da Bologna a Istanbul in un ideale legame tra San Luca e Santa Sofia, nelle aree terremotate dell’Umbria per dare uno stimolo alla ripresa post-sisma, nei territori della Grande Guerra nell’anno del centenario, a Roma in occasione del Giubileo e verso est fino a Santiago de Compostela.
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