Borghi medievali, musei, antiche chiese. Da raggiungere, perché no, in bicicletta.
L’area di Pinerolo, a sud ovest di Torino, è una terra amena per chi ama spostarsi su due ruote, per il piacere della scoperta o semplicemente per gli spostamenti quotidiani.
Inaugurata nel novembre 2017, la Via delle Risorgive collega i comuni di Airasca (Torino) e Moretta (Cuneo), attraverso i territori di Scalenghe, Cercenasco, Vigone e Villafranca Piemonte.
Aperta dai pedoni, che possono utilizzarla procedendo in fila indiana nel rispetto dei ciclisti, è conosciuta anche come Ciclabile Airasca-Moretta oppure, in piemontese, “La ciclàbil ĕd la Ferovìa”.
IN BICI FRA AIRASCA A MORETTA, DOVE PER CENT’ANNI SONO PASSATI I TRENI
Il motivo è presto detto. Il percorso, su fondo in asfalto, è stato infatti realizzato sul sedime della ex linea ferroviaria regionale Airasca-Saluzzo, operativa dal 1884 al 1986.
Dopo un lungo periodo di inutilizzo, alla fine degli anni ’90 si è fatta largo l’idea di trasformare il tracciato ferroviario in pista ciclabile.
Il progetto di riqualificazione dell’ex ferrovia Airasca-Moretta ha avuto un costo totale di 2,6 milioni di euro, di cui 774mila destinati all’acquisizione delle aree.
LA PISTA CICLABILE OGGI: 19,2 KM PIANEGGIANTI CON AREE DI SOSTA IN OGNI COMUNE
Oggi la Via delle Risorgive è un percorso ciclabile che si sviluppa su una lunghezza di 19,2 km, totalmente pianeggianti, con confortevoli aree di sosta in ogni comune.
Il nome è legato alla presenza nei territori attraversati di numerose risorgive, fenomeno ampiamente diffuso nel nord Italia, ovvero la risalita di acqua dolce di origine naturale, talvolta fatta emergere dall’uomo, tipica dei terreni di piana alluvionale.
È parte del tracciato EuroVelo8 e si collega a diversi percorsi cicloturistici della rete ciclabile metropolitana di Torino e della Regione Piemonte.
CHIESE, CASTELLI E TEATRI: LE TAPPE CONSIGLIATE SULLA VIA DELLE RISORGIVE
Lungo la Via delle Risorgive sono diverse le soste consigliate, per chi al piacere della pedalata unisce l’interesse per le testimonianze storiche e architettoniche.
Fra le chiese, la cappella di Santa Maria di Missione di Villafranca Piemonte è un capolavoro del gotico internazionale nel pinerolese. La chiesa di Santa Maria de Hortis a Vigone, risalente all’anno Mille, è stata invece ricostruita e affrescata nel XIV secolo.
Ci sono poi edifici storici come il castello medievale di Marchierù, all’ombra di un enorme acero pluricentenario, quello della Marsaglia ad Airasca e quello maestoso a Moretta, rivisitato nel Settecento, oltre all’ottocentesco Baudi di Selve a Vigone.
Ben più recente, a Cercenasco, è “La Porta del Tempo”, fontana in stile moderno dell’artista Elio Garis, accanto alla chiesa parrocchiale.
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