Sapete che le normali bici muscolari possono essere trasformate in bici a pedalata assistita? E sapete che l’operazione, se fatta a norma, è completamente legale? Ne parliamo con Andrea D’Addario, titolare del negozio Bikexplora di Vasto, in provincia di Chieti, che spiega:
«L’importante è non superare motorizzazioni di 250 watt e di usare un kit rispettoso del marchio CE, delle normative europee. Meglio ancora se l’operazione viene fatta da un meccanico professionista (come il sottoscritto) che può rilasciare una certificazione. Non essendo la bicicletta un mezzo immatricolato dotato di libretto di circolazione, la trasformazione da bici normale ad e-bike è equiparata ad un intervento meccanico come la normale sostituzione dei componenti».
In cosa consiste la trasformazione?
Principalmente nell’applicazione di un motore che può essere posizionato sulla ruota anteriore, sulla ruota posteriore o al movimento centrale (a seconda delle necessità sia del telaio che dell’utilizzatore), di una batteria che alimenta il motore, di un display che gestisce il rapporto tra motore e batteria e, importante, di un sensore di pedalata che è quello che definisce la bici a pedalata assistita.
Comprendiamo meglio quest’ultimo punto
Se la bici non ha un sensore di pedalata è un motorino che funziona con l’acceleratore ed è illegale. La bici elettrica, per essere considerata tale (quindi anche quando viene trasformata a partire da una muscolare) deve avere tre requisiti fondamentali: uno è la potenza massima di 250 watt (a meno che non sia una cargo-bike che può arrivare a 500 watt), non deve avere una velocità superiore a 25 chilometri orari e deve avere il PAS, il sensore di pedalata appunto, grazie al quale se non si fa almeno un giro di pedale il motore non si avvia.
Hai detto che si può mettere un motore anche ad un movimento centrale tradizionale, come è possibile?
Esteticamente non è bellissimo perché hai una specie di “ingombro” che avvolge la scatola del movimento. Personalmente preferisco montare il motore al mozzo per non compromettere telaio e componentistica. Infatti col motore al mozzo la potenza viene trasferita direttamente al battistrada, mentre con quello al movimento centrale essa insiste sui componenti come la catena. Ad esempio aggiungere ai 300 watt di un ciclista altri 250 watt del motore si raggiungono 550 watt che possono dare problemi alla trasmissione. Noi ovviamente vendiamo anche e-bike col motore centrale, ma sono nativamente così, non trasformate. Infine, il motore al mozzo è più leggero perché disperde meno potenza ed ha anche meno attriti, rispetto a quello centrale che quasi sempre è dotato di un sensore di torsione.
Per chi è indicata questa trasformazione da bici muscolare a bici elettrica?
Il vantaggio principale che ha una trasformazione rispetto ad una bici nativamente elettrica è la semplicità di utilizzo e l’economia di utilizzo, non tanto l’economia di acquisto. Oggi come oggi una buona trasformazione noi la vendiamo a 1.000 euro, compresa di manodopera. Una bici nata elettrica non costa esageratamente di più, ma quando occorre sostituire un pezzo lo si può comprare liberamente sul mercato, non si è vincolati a prendere quello originale perché magari la centralina riconosce solo quello. Stesso discorso per le batterie: sono molto belle quelle a scomparsa nel telaio di una e-bike ma poi sei vincolato a ricomprare la medesima. Per esperienza posso dirvi che una batteria originale rispetto ad una standard che si monta su una bici trasformata, arriva a costare quasi il triplo, a parità di qualità e autonomia. E poi, come dicevo, la manutenzione stessa è più semplice dal punto di vista della manodopera.
Quali bici sono più indicate per essere trasformate in biciclette a pedalata assistita?
Dalla bici da corsa alla city bike, dalla enduro alla gravel. Noi principalmente trasformiamo gravel. Le mountain bike di meno perché, essendo bici che devono fare salite ripide, prediligono motori al movimento centrale. Mentre invece su salite a velocità superiori ai 15 km/h il motore sulla ruota è decisamente migliore. Tant’è che anche all’ultimo IBF di Misano Adriatico molti marchi come Orbea, Specialized ed altri hanno presentato modelli top di gamma con il motore alla ruota.
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