Lungo le rive del Ticino sorge Golasecca, un piccolo comune in provincia di Varese, la cui posizione strategica permette di raggiungere facilmente il Lago d’Orta e il Lago di Varese ed altri laghi minori nelle vicinanze. Conosciuta per essere zona di importanti reperti archeologici risalenti alla prima Età del Ferro, questa cittadina è anche la capitale italiana delle rondini, grazie all’impegno degli abitanti a favore di questa specie.
Questo luogo offre una serie di itinerari adatti al cicloturista alla ricerca di un’esperienza rilassante immerso in una natura incontaminata. Partendo da Golasecca si può raggiungere facilmente la Diga del Panperduto, uno degli snodi idrici più importanti della Lombardia. Proprio l’acqua è grande protagonista di questo percorso: si pedala accompagnati dallo scorrere del fiume Ticino, essenziale per l’ecosistema come per l’industria della zona.
Sui versanti delle colline di Golasecca si pratica, sin dall’antichità, l’agricoltura delle viti, ed è proprio in quest’area che si estendono i terreni della Tenuta Tovaglieri, un agriturismo la cui attività principale è la produzione di vini di qualità. Più di un ettaro e mezzo tra Nebbiolo, Barbera, Merlot, Pinot Nero, Chardonnay, uve il cui connubio ha dato vita anche a cuvée particolari.
Oltre alla degustazione in vigna, è possibile vivere un’esperienza gastronomica nell’agriristoro dove la pasta è fatta a mano e gli ingredienti essenziali provengono dalla produzione ortofrutticola dell’azienda. L’agriturismo offre inoltre la possibilità di pernottare in una delle tre confortevoli camere o in un miniappartamento, tutto nel segno del relax a contatto con la natura.
Gusto, terra e natura sono i tre pilastri sui quali si poggia Tenuta Tovaglieri. Di questo, dell’importanza di agire concretamente per tutelare la natura e dei servizi pensati a supporto della mobilità sostenibile, abbiamo parlato con Giuliana Tovaglieri, titolare dell’azienda.
Raccontaci della tua clientela tipo: l’esplosione delle attività all’aperto ha cambiato tipologie di visitatore e le sue esigenze?
La nostra offerta gastronomica è apprezzata da una clientela di prossimità che ci raggiunge per scoprire e provare la nostra tradizione culinaria. Per quanto riguarda il pernottamento la maggior parte dei nostri clienti provengono da Francia, Germania e Olanda, che qui amano rilassarsi ammirando le bellezze naturali che offre il Parco del Ticino. Inoltre, gli stranieri scelgono la nostra realtà per la posizione strategica che consente di raggiungere in poco tempo tutti i laghi di quest’area.
Cosa significa per te essere una struttura “BikeFriendly”? Cosa non dovrebbe mai mancare per fare felice un cicloturista?
Un aspetto fondamentale è sicuramente l’assistenza per il mezzo a due ruote – dal servizio di gonfiaggio delle ruote fino al meccanico situato nei pressi della nostra struttura. Inoltre, per aiutare il cicloturista a scoprire le aree circostanti abbiamo realizzato, con la collaborazione di una guida di MTB, degli itinerari adeguati anche a chi non ha una grande dimestichezza o allenamento. E dopo una lunga pedalata è essenziale un luogo dove potersi ristorare con del buon cibo e un’area relax immersa nella natura dove recuperare le forze. Per rilassarsi completamente il cicloturista deve poter lasciare la sua bicicletta al sicuro per questo abbiamo predisposto un luogo adatto a questo scopo. Consapevoli del fatto che la mobilità sostenibile è un fenomeno in aumento abbiamo investito in un servizio di ricarica delle bici elettriche.
Quali sono un percorso e un’attrazione che un cicloturista non dovrebbe mai perdersi nella tua zona?
Percorrere il Ticino in bicicletta accompagnati dallo scorrere dell’acqua è un’esperienza piacevole e rilassante. Il cicloturista può scegliere se percorrere il versante sterrato o quello asfaltato. Lungo il percorso ci sono numerosi punti di interesse come la zona della diga del Panperduto. Percorrendo i canali si può raggiungere Milano e godersi la città. Un altro percorso suggestivo è la Pista Ciclopedonale attorno al lago di Comabbio, un’oasi naturalistica ricca di piante rare e luogo di nidificazione di molti uccelli.
Quanto sono importanti, nella tua esperienza, la tecnologia e le piattaforme online nel turismo di oggi?
La presenza online è essenziale per far conoscere la nostra attività e la nostra filosofia anche a persone che non possono essere raggiunte dal potente passaparola. Le prenotazioni arrivano principalmente dall’online che ci permette di intercettare le persone interessate alla nostra offerta.
Sei entrato a far parte dell’ecosistema di mobilità sostenibile Repower: cosa significa per te “sostenibilità”, e quanto questa sensibilità fa la differenza per il visitatore di oggi?
L’attenzione alla tutela del territorio fa parte di noi, sin da quando vennero impiantati i primi piedi di Nebbiolo e Barbera sul Monte Tabor, la collina sulla quale si estendono i terreni della Tenuta Tovaglieri.
Rivolgiamo una grande attenzione alla sostenibilità: abbiamo infatti dato vita a un progetto di copertura fotovoltaica, oltre ad abbracciare questa filosofia anche nella cucina. Cerchiamo di preferire i prodotti a km zero: per sughi e condimenti utilizziamo le materie prime dall’orto, la carne è nostrana, oppure proviene da aziende agricole locali, così come i salumi e i formaggi e per i nostri dolci e per le conserve utilizziamo la frutta direttamente proveniente dal nostro frutteto.
Sono a contatto diretto con le colture e posso testimoniare gli evidenti danni dovuti al cambiamento climatico. La terra ci chiede di andare in una direzione più sostenibile. Sta a noi trovare dei modi per vivere in armonia con la natura; il primo passo è mettere il rispetto del patrimonio naturale tra le nostre priorità.
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