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Spiagge e “casoni”, barche e campanili: tre itinerari a Caorle e dintorni

2 minuti di lettura
Non solo mare e sabbia dorata, ma anche porticcioli, ponti di pregio, antiche abitazioni di pescatori e borghi rurali baciati dall'innovazione, nei tre percorsi disegnati da DINAclub

Rinomate spiagge di sabbia dorata, traghetti e porticcioli, antiche case di pescatori, borghi rurali diventati poli di sperimentazione, manufatti idraulici di gran pregio. Pedalare a Caorle e dintorni regala scorci e spunti d’interesse mai banali.

DINAclub lo ha fatto e vi propone tre soluzioni da gustare, pedalata dopo pedalata (e pure un breve tratto in traghetto), con tanto di suggerimento sugli host che ospitano DINA.

DA DUNA VERDE A CAORLE FRA SPIAGGE, TRAGHETTI E CAMPANILI (16,5 km)

Da Duna Verde al centro di Caorle e ritorno, dopo aver salutato la Madonna dell’Angelo e il campanile romanico, aver portato la bici sul traghetto e ammirato i pescherecci nel porto; il tutto in poco meno di un’ora, lungo 16,5 km con un dislivello di appena 40 metri.

Un giro facile, adatto a ogni livello di allenamento su superfici perlopiù asfaltate: si parte da Duna Verde, località balneare sorta fra gli anni ’60 e ’70 del Novecento; a Porto Margherita (km 5,2) si sale sul traghetto Caronte che, però, non disegna scenari da inferno dantesco ma ci conduce verso il centro di Caorle.

Oltre il breve braccio di mare incontriamo l’Hotel Miramare, host powered by Repower, dove ricaricare la nostra e-bike ma anche prenotare un soggiorno impreziosito da una terrazza panoramica e dall’accesso diretto alla spiaggia; e poi il duomo di santo Stefano protomartire col suo campanile romanico, la chiesa della Madonna dell’Angelo, il porto (km 8,9).

I CASONI DI CAORLE (41,7 km): ALLA SCOPERTA DELLE ABITAZIONI DEI PESCATORI

Dal porto muove invece il tour “I Casoni di Caorle“, 41,7 km con 70 metri di dislivello, difficoltà intermedia e buon allenamento richiesto.

Si va alla scoperta delle tipiche  in legno e canna palustre dei pescatori della zona, con passerella in legno come entrata: ne troviamo diverse lungo il Canale Nicesolo ai km 5,410, 5,920 e 6,370 del nostro itinerario.

Al km 8 segnaliamo l’Helen Hotel, struttura  che, oltre alla piscina esterna con acqua riscaldata e ristorante interno con menu à la carte, mette a disposizione le biciclette e ospita la rastrelliera Dina.

Altro host powered by Repower è il G.S. Ortofrutta, al km 41,5, dove si può ricaricare l’e-bike mentre si scoprono, a pochi passi dal mare, frutta e verdura fresca di qualità.

CA’ CORNIANI – PONTE DELLE BILANCE, L’ARTE DOVE MENO TE LO ASPETTI (27,3 km)

Bacia Caorle anche l’itinerario ad anello Cà Corniani – Ponte delle Bilance, che parte e arriva a San Giorgio di Livenza dopo 27,3 km con un dislivello di appena 40 metri e, come per il primo tour, un brevissimo tratto sul traghetto Caronte.

Fra gli highilight di questo mini-tour ci sono Ca’ Corniani, borgo rurale diventata  centro di sperimentazione per quanto riguarda tecnologia e produttività, alle cui porte d’ingresso sono state collocate installazioni dell’artista Alberto Garutti (e al km 7,70 c’è una velostazione); il Ponte delle Bilance (km 18,6) d’inizio Novecento, parte dei manufatti idraulici di pregio architettonico localizzati lungo il “corridoio” del fiume Livenza” e la chiesa della Resurrezione di Ca’ Cottoni (km 24,7).

Al km 15,5 salutiamo l’Hotel Adria, fronte mare sulla spiaggia di Ponente di Caorle; base per escursioni in bici verso Venezia o le Dolomiti Venete e host powered by Repower dove ricaricare la vostra e-bike.

Qual è il percorso di Caorle che vi ha incuriosito maggiormente e perché? Raccontatecelo nei commenti!

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