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Salite in e-bike: tecnica e accortezza

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Affrontare salite leggendarie come lo Zoncolan in sella a un’e-bike può sembrare un’impresa da esperti, ma con qualche accorgimento è alla portata di molti. Lo sa bene Silvio Ortis, presidente della Rete d’Imprese Visit Zoncolan e accompagnatore cicloturistico a Sutrio (Udine), che di queste strade conosce ogni curva. «Con la bici si può fare tutto, […]

Affrontare salite leggendarie come lo Zoncolan in sella a un’e-bike può sembrare un’impresa da esperti, ma con qualche accorgimento è alla portata di molti. Lo sa bene Silvio Ortis, presidente della Rete d’Imprese Visit Zoncolan e accompagnatore cicloturistico a Sutrio (Udine), che di queste strade conosce ogni curva. «Con la bici si può fare tutto, ma bisogna entrare nel concetto che l’e-bike non è un motorino: non è “apro, accelero e vado”», spiega. L’elemento chiave per trasformare una sfida faticosa in un’esperienza gratificante è la programmazione: gestire bene la batteria è fondamentale. Lo Zoncolan, con le sue pendenze estreme, è considerato una delle salite più dure d’Europa. Anche il vicino Monte Crostis, con i suoi 14 km al 10% di media, non scherza. Ma entrambi i percorsi possono essere affrontati anche da chi non è particolarmente allenato, purché si tenga a mente qualche regola. «Se uno vuole, per il suo piacere, affrontare lo Zoncolan, è inutile mettere la modalità “turbo”: bisogna trovare la potenza adeguata», consiglia Ortis. Un trucco utile per affrontare meglio la salita è pedalare zigzagando, “come tra i birilli”. Questo tipo di movimento, oltre a rendere la pendenza più gestibile, aiuta a risparmiare energia preziosa: «Nei tornanti pedali un po’ di più, ma risparmi fino al 20% della batteria». Anche la postura in sella fa la differenza. «Sempre seduti – raccomanda – alzarsi sui pedali è una fatica inutile». Mantenere una pedalata regolare e senza strappi consente non solo di preservare la batteria, ma anche di evitare surriscaldamenti del motore e consumi eccessivi. «A un certo punto senti che la bici quasi va da sola: quello è il regime giusto». La scelta del percorso incide molto sull’esperienza: la salita da Ovaro, più dura, offre 10,2 km con una pendenza media dell’11,4%, immersa nel bosco, mentre quella da Sutrio, pur essendo più lunga (13,2 km al 9%), parte da un’altitudine più elevata e risulta leggermente meno faticosa. In ogni caso, Ortis consiglia di partire sempre con la batteria carica e di portare con sé il caricabatterie: «Nei rifugi si trova sempre una presa per ricaricare». Anche la discesa merita attenzione. Le e-bike pesano di più rispetto a quelle tradizionali, e frenare in modo costante e deciso può portare al surriscaldamento dei dischi, riducendo l’efficacia della frenata. «Bisogna scendere con moderazione, come si faceva una volta con la Vespa: chiudevi la benzina e usavi il freno motore». Non è necessario spegnere l’assistenza elettrica in discesa, ma è importante evitare di pedalare per non sovraccaricare il sistema. E se si punta a salite ancora più lunghe, come il Gavia o lo Stelvio? «Le accortezze sono le stesse: zigzagare nei tratti più ripidi, trovare il proprio ritmo e dosare bene la potenza», dice Ortis. L’obiettivo è entrare in sintonia con la propria bici, senza forzare. Fare una pausa per godersi il panorama non è vietato, ma spesso non è nemmeno necessario, perché la pedalata assistita permette di gestire le energie con maggiore libertà. Per chi cerca percorsi misti, si può affrontare lo Zoncolan su asfalto e poi scendere per le forestali delle Malghe, chiudendo un anello spettacolare. Un’esperienza che unisce impegno e gratificazione, perché – ricorda Ortis – «arrivare in cima richiede comunque fatica: se non la senti, vuol dire che stai usando troppa potenza». Il rischio più grande? Rimanere senza batteria in salita: «In quel caso la bici diventa un cancello, e non resta che tornare indietro». Ma con la giusta preparazione, anche un principiante può affrontare le grandi salite e trasformare lo sforzo in soddisfazione. E nel comprensorio dello Zoncolan, questa soddisfazione può essere accompagnata dalla comodità dei punti DINAclub, dove ricaricare la propria e-bike: tra questi l’Hotel La Perla a Ravascletto,la Locanda Alpedale e l’Hotel Aplis a Ovaro. 

credits: ©visitzoncolan.com | foto fornite da Visit Zoncolan

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