L’Italia è un paese bike-friendly? Decisamente sì, secondo la fotografia regalata dalla quarta edizione di ComuniCiclabili, con la quale Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) ha premiato i comuni più ciclabili d’Italia.
Sono quaranta i territori che si distinguono per l’attenzione ai ciclisti e premiati sulla base di diversi parametri, con un punteggio (da 1 a 5) che sulla bandiera gialla è rappresentato dal simbolo dei bike-smile. Tre i criteri di valutazione: la mobilità urbana, ovvero la presenza di piste ciclabili / infrastrutture e moderazione traffico e velocità; la “governance”, vale a dire le politiche di mobilità urbana e i servizi; la “comunicazione & promozione”.
A queste si aggiunge l’area “cicloturismo”, anche se non rappresenta un requisito obbligatorio per la valutazione d’accesso. Una risposta attenta, da parte dei comuni, al boom di praticanti registrato nell’arco del 2020. Gran parte dei territori aderenti a FIAB-Comuni Ciclabili si trova nel Nord Italia, con particolare concentrazione in Emilia-Romagna e Veneto, e sulla costa adriatica, con Marche e Abruzzo assai attive. Ma inizia a esserci fermento anche al Sud.
Comuni ciclabili FIAB: 8 New entry dal Friuli alla Basilicata
Dal Friuli-Venezia Giulia alla Basilicata, dalla Riviera di Levante in Liguria all’altopiano delle Murge in Puglia. Sono otto le nuove realtà entrate in FIAB-Comuni Ciclabili in occasione della quarta edizione dell’iniziativa targata Fiab, che ha celebrato le premiazioni virtuali lo scorso 13 maggio. Fra questo otto la migliore, premiata con 3 bike-smile (su un massimo possibile di 5) è stata Pasiano di Pordenone, grazie soprattutto alla promozione e alla vocazione del cicloturismo e alla presenza di ciclabili urbane, ma con un “punto” anche sui fronti governance e comunicazione.
Ufficialmente bike-friendly sono, da maggio, anche le mete turistiche di Chiavari (Genova), Cupra Marittina (Ascoli Piceno) e Porto Sant’Elpidio (Fermo), destinatarie di due bike smile al pari dei comuni di Chiampo (Vicenza) e Saronno (Varese). Se Saronno si è particolarmente distinta sotto il profilo della comunicazione e per moderazione del traffico e velocità, Chiampo si è fatta apprezzare soprattutto dal punto di vista promozionale, Chiavari per le politiche di mobilità urbana e servizi, Cupra per la vocazione cicloturistica.
Cresce il Sud. Gioia del Colle (Bari) va ad impreziosire l’insieme delle realtà pugliesi bike-friendly, mentre Vaglio Basilicata certifica l’ingresso dell’antica Lucania nella grande comunità nazionale che oggi conta 9,5 milioni di abitanti. Del piccolo comune potentino è stato ripagato l’impegno nel muovere i primi passi per lo sviluppo della mobilità ciclistica.
Cuneo e Rimini città della bici, “pedalano” anche Bologna e Firenze
Sono state 32 le conferme nella quarta edizione di ComuniCiclabili. Tra i nove capoluoghi di provincia, spicca la presenza di Bologna e Firenze, entrambe accreditate di 4 bike-smile, per aver colto l’opportunità di fare passi avanti e mettere in campo ulteriori strumenti per lo sviluppo della mobilità ciclabile.
Bologna ha esteso la rete urbana ciclabile di 8 km anche grazie alla realizzazione delle nuove “corsie ciclabili d’emergenza” previste nelle nuove normative del Codice della Strada, ha fatto partire la sperimentazione di un primo itinerario ciclopedonale cittadino (le cosiddette strade F-bis) e ha investito in comunicazione attraverso la campagna “andràtuttoinbici”. Firenze si è invece distinta per la manutenzione di alcune piste ciclabili e nella creazione di nuovi tratti. Cuneo e Rimini si confermano autentiche “città della bici”, confermando 4 bike-smile, la prima grazie al piano della mobilità post Covid “Co-vivere”, la seconda in virtù dell’avanzamento della pedonalizzazione che coprirà l’intero lungomare.
Buone pratiche 2021: le case avanzate di Tortoreto e servizi bicibus e pedibus
È addirittura cresciuta nel punteggio l’abruzzese Tortoreto, da 2 a 3 bike-smile. Come Pescara e Brescia, la realtà teramana si è distinta per la realizzazione delle “case avanzate”, una delle nuove normative a sostegno della mobilità ciclistica inserite nel Codice della Strada con i Decreti Rilancio e Semplificazione del 2020. Si tratta di uno spazio riservato alle biciclette, posizionato davanti alla linea di arresto dei veicoli a motore in prossimità degli incroci con semaforo, che permette ai ciclisti di aspettare il verde in una posizione più visibile agli altri veicoli e, nel caso, di poter svoltare per primi.
Tra le buone pratiche messe in campo nel 2021 dai ComuniCiclabili, l’aumento dei servizi di Pedibus e Bicibus, ovvero l’accompagnamento in gruppo dei bambini che effettuano a piedi o in bicicletta i tragitti casa-scuola.
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