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Pietro Franzese

3 minuti di lettura
Di sé dice che cinque anni fa ripescò per caso una scatto fisso da un canale di Dublino. Tornato a Milano decise di costruirne una e di iniziare ad utilizzarla tutti i giorni. Da allora ha pedalato più di 20.000 chilometri in Italia e in Europa.

E aggiunge con una punta di nostalgia che un giorno viaggerà per tutto il mondo, anche se il coast to coast negli Stati Uniti e il viaggio con lo scatto fisso fino a Capo Nord sono un bel passo in quella direzione. Pietro Franzese è un influencer della bici, innamorato pazzo delle due ruote al punto di aver mollato per loro il suo posto di lavoro, aver aperto una partita Iva e aver spiccato il volo. A ben vedere storie come questa hanno presa sul pubblico perché tutti a un certo punto della loro vita vorrebbero avere il coraggio di fare una simile scelta. 
Il suo sito, a metà fra un blog di viaggio e un catalogo di soluzioni tecniche, è una sorta di guida pratica per il cicloturismo. Come attrezzarsi, come vestirsi, come comporre l’itinerario. E poi le prove dei percorsi, le suggestioni delle varie zone in cui ha pedalato. Come un diario di viaggio delle sue esperienze, che poi è alla base del lavoro dell’influencer.

Tre giorni in Piemonte

Il prossimo viaggio messo nel mirino da Pietro e lo vedrà pedalare dal 12 al 14 luglio sulle strade del Piemonte, in una sorta di degustazione in giro per strutture aderenti al circuito DINAclub, tutte particolarmente attente al mondo del cicloturismo. 
Un viaggio essenziale, che si aprirà con l’arrivo di Pietro presso il Giardino di San Martino a Lignera Soprana, nell’Alta Langa. Lo gestisce una giovane coppia: Chiara e la sua passione per la cucina tradizionale e il compagno Edoardo, orticoltore biologico. La scelta non è casuale, Franzese sa scegliere. La posizione strategica della struttura, tra le Langhe e il Mar Ligure, offre una varietà di percorsi per tutte le gambe. Inoltre dispone di un locale deposito per custodire la bici in assoluta sicurezza.

Fra storia e natura

Il giorno dopo inizierà il vero viaggio in sella, con cinque ore e mezza di bici fino a I Tesori della terra, un’eccellenza del territorio che produce formaggi e latticini locali particolarmente ricercati in tutta Italia. Il contesto è quello di una realtà produttiva biologica e inclusiva, rispettosa dell’ambiente e delle persone. Gli animali della fattoria hanno la possibilità di pascolare all’aria aperta e sono alimentati con foraggi. Nel piccolo caseificio dell’azienda si producono formaggi, ma anche latte, burro, kefir e yogurt. Una dimensione bio che ben si sposa con il silenzio essenziale della bicicletta.
Ad appena mezz’ora di distanza, Pietro Franzese effettuerà una visita alla Fondazione il Filatoio di Caraglio. Nata sulla base dell’Antico Filatoio Rosso, l’attuale struttura è gestita da una fondazione privata e nel 2022 è stata riconvertita in spazio per esposizioni che ha accolto oltre 60 importanti mostre, oltre a una miriade di eventi minori. In fondo la nostra storia è composta da una serie di snodi cruciali: chissà cosa proverà Pietro Franzese entrando con la sua bici in quei cortili in cui un giorno passarono le bici degli operai. Terminata la visita, la seconda giornata di Pietro Franzese nelle Langhe si concluderà con un’oretta scarsa di pedalata fino a Cuneo, per passare la notte.

All’enoteca con Repower

Terzo giorno si riparte alla scoperta di altre realtà DINAClub: ciascuna con le sue prerogative, ciascuna convinta che la bicicletta cambierà il mondo o sia un buon punto di partenza per farlo. Il 14 luglio, mentre in Francia festeggeranno la Presa della Bastiglia, a due passi da quel confine Pietro Franzese è atteso all’Enoteca Noi Vignaioli Piemontesi di Cuneo. L’offerta è interessante. Si parla di 700 etichette di vino, 160 fra grappe e distillati, oltre a 180 prodotti gastronomici artigianali. La sosta per il pranzo è d’obbligo, certe degustazioni non possono certamente essere fatte di fretta, e nel frattempo si approfitta per ricaricare le batterie della bici presso la  DINA, la rastrelliera Repower..
Da qui, con una serie di spostamenti intermodali – fra mezzi pubblici e bici – Pietro arriverà alla sua ultima tappa, l’Agriturismo la Margherita a Carmagnola. Un grande cascinale di massicce travi di legno scuro sui soffitti, muri di cotto, vecchi attrezzi agricoli esposti qua e là, i pavimenti di pietra grezza e irregolare. Solo che dove un tempo c’erano scuderie, granai e fienili, adesso si trova la club house con i salotti per il relax, il gioco e la televisione, il ristorante e il bar affacciati sulla piscina. Dalle finestre delle camere, si può ammirare l’intero arco alpino, dalle Alpi Marittime al Monte Rosa. E qui Pietro Franzese concluderà la sua breve immersione nel territorio delle Langhe. Progettando già, ne siamo certi, il suo prossimo itinerario. Diamogli il tempo di recuperare e riordinare le idee e presto vi racconteremo com’è andata la sua avventura piemontese…

Volete seguire il suo viaggio? Potete farlo sui seguenti social:

Instagram -> https://www.instagram.com/pietro_franzese/
Komoot -> https://www.komoot.com/user/809059879775

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