La parola più citata nelle ultime settimane? “Mercati”. Con la politica dei dazi incrociati avviata dagli Stati Uniti, tutti guardano ai mercati globali e locali, e anche il mondo delle due ruote non è da meno. Recentemente, Ancma ha fornito i dati relativi alle vendite del 2024, e i risultati per l’Italia sono decisamente positivi.
Il mercato delle biciclette è in ripresa. Dopo gli anni del boom legati alla pandemia, quando gli incentivi avevano innescato un circolo virtuoso che non poteva durare a quei livelli, si è verificata una contrazione. Tuttavia, i dati relativi al 2024 sono molto incoraggianti, con una produzione in aumento e ben 1,3 milioni di bici vendute, segnando un saldo positivo per la bilancia commerciale. Certo, rispetto all’anno precedente si registra ancora una leggera flessione dello 0,7%, ma si tratta di una contrazione ben inferiore a quella dei periodi passati, a testimonianza che il periodo negativo è ormai alle spalle.
L’importanza crescente del mercato interno
Un fattore importante nella ripresa riguarda soprattutto la produzione e le esportazioni, e questo solleva diverse riflessioni: da un lato, la politica dei dazi potrebbe incentivare la ricerca di prodotti “made in Italy”, un settore in cui l’Italia ha sempre avuto un ruolo da protagonista. Dall’altro, però, tale politica rende più difficile l’esportazione, spingendo le aziende a riflettere attentamente su come orientarsi, puntando tanto sul mercato interno quanto su quello estero.
Nel dettaglio, il settore che continua a trainare il mercato ciclistico sono le biciclette da strada, le “muscolari”, con 1,08 milioni di unità vendute. Tuttavia, la vera crescita arriva dalle e-bike: nel 2024 ne sono state vendute 274.000, con un aumento dello 0,3% rispetto all’anno precedente e un notevole 40% in più rispetto ai dati pre-pandemia. Se prima le e-bike coprivano l’11% del mercato, oggi questa quota è quasi raddoppiata, arrivando al 20%, un dato che solo pochi anni fa sembrava impensabile.
Le e-mtb dominano le vendite
Tra le e-bike, le più vendute sono le e-mtb, che coprono oltre metà del mercato (51%), seguite dalle e-city bike, con il 43%. La restante quota è divisa tra e-gravel, e-road ed e-cargo.
Guardando alla produzione e al commercio, si registra una lenta ma continua ripresa. Come già detto, il mercato sta attraversando un cambiamento radicale e le previsioni per i prossimi anni potrebbero essere molto diverse da quelle attuali. Un dato significativo riguarda la produzione nazionale di e-bike, che è aumentata di ben 340.000 unità, raggiungendo i 2 milioni di modelli. Questo ha portato a un saldo positivo di 175 milioni di euro.
Le ragioni di questa ripresa
La ripresa del settore potrebbe essere dovuta anche alla politica di sconti e promozioni adottata dalle aziende. Per questo motivo, molte imprese sono pronte a incentivare ulteriormente la produzione di e-bike, considerando anche che l’Italia è ancora lontana dai numeri di altri Paesi europei, come la Germania (che vende 2 milioni di e-bike), o la Francia e l’Olanda (con 700.000 ciascuno). Numeri ambiziosi, per i quali l’Ancma chiede ulteriori incentivi all’acquisto.
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