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L’Anello di Perugia fra colline, torri, fontane e passato etrusco e romano

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Un itinerario di 38 km proposto dal Comune di Perugia che parte dal Percorso Verde per esplorare gli angoli più rappresentativi del capoluogo umbro

Un itinerario tra le affascinanti vestigia di una storia lunga secoli. Così il Comune di Perugia presenta il giro ad anello che, partendo da Pian di Massiamo, esplora le colline e risale i quartieri della città fino a raggiungerne il cuore pulsante.

Chiese, palazzi, monumenti e luoghi del potere, raccontano una città affascinante, si alternano lungo i 38 km del tracciato in asfalto e sterrato, di media difficoltà, che presenta un dislivello di 906 metri.

I BOSCHI DI MONTE MALPE, IL CIPPO DI PERUGIA E I TELAI DEL SETTECENTO

Dal Percorso Verde di Pian di Massiano si percorre la pista ciclabile in direzione dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia; costeggiando i boschi di Monte Malbe, raggiungiamo San Marco dove nel 1822 fu stato rinvenuto il Cippo di Perugia, stele in pietra rivelatasi fondamentale nella decriptazione della lingua etrusca.

Nel convento francescano di Monteripido, oltre Ponte d’Oddi, proviene invece la pala del Perugino conservata nella Galleria Nazionale dell’Umbria; risaliamo corso Garibaldi fino al cassero di Porta Sant’Angelo; poco oltre si scorge il tempio circolare dedicato a San Michele Arcangelo.

Scendendo da via Zefferino Faina, si costeggia il museo-laboratorio di tessitura Giuditta Brozzetti, nella chiesa di San Francesco alle Donne, con telai settecenteschi ancora in funzione; poi puntiamo verso l’Arco etrusco (III secolo a.C.), monumentale via d’accesso al cardo maximus della città.

LA ROCCA PAOLINA, LA FONTANA MAGGIORE E LA CATTEDRALE DI SAN LORENZO

Dal cassero di Porta Sant’Antonio e dalla chiesa di S. Antonio Abate si riscende verso via XIV settembre, si costeggia la chiesa di S. Ercolano su via della Rupe e poi si risale viale Indipendenza alla volta di piazza Italia e dell’imponente Rocca Paolina; costruita a metà del XVI secolo per volere di papa Paolo III, ha rappresentato per tre secoli il simbolo del potere pontificio sulla città. 

Da via Baglioni e prendiamo l’ultima delle traverse per corso Vannucci; attraversiamo piazza IV Novembre, punto focale dell’acropoli perugina che ruota attorno alla Fontana Maggiore, realizzata tra il 1275 e il 1277 per celebrare l’arrivo dell’acqua per mezzo del nuovo acquedotto.

Alzando lo sguardo dalla nostra bicicletta, siamo rapiti dai finestroni gotici e dal portale rinascimentale della fiancata di San Lorenzo, la cattedrale, costruita fra il X e il IV secolo.

LA PIETRA DELLA GIUSTIZIA, PALAZZO DEI PRIORI E LA CHIESA DI SAN FRANCESCO AL PRATO

Altro elemento di spicco è la Loggia di Braccio e, al di sotto, il muro romano, le fondamenta del vecchio campanile, le misure perugine del piede e della mezza canna e il calco della Pietra della giustizia con cui nel 1234 il Comune annunciò la cancellazione del debito pubblico.

Dall’altra parte vi è la scalinata a ventaglio di Palazzo dei Priori, che conduce alla splendida Sala dei Notari; da qui scendiamo suggestiva via Maestà delle Volte, oltrepassiamo Palazzo Manzoni e il Teatro Morlacchi per infilarci nel dedalo di vie in direzione della Torre degli Sciri, l’unica giunta fino a giorni nostri.

Giungiamo infine alla Chiesa di San Francesco al Prato, scelta come pantheon dalle grandi famiglie perugine, da capitani, giuristi e letterati; è affiancata dall’oratorio di San Bernardino, che si presenta con una facciata quattrocentesca coperta dai rilievi policromi di Agostino di Duccio.

Il giro continua in direzione del quartiere Elce e poi di nuovo di San Marco, dal quale raggiungeremo il punto da cui eravamo partiti, il Percorso Verde di Pian di Massiano.

Quanto vi ispira l’Anello di Perugia e perché? Raccontatecelo nei commenti!

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