Dinamismo e innovazione, sostenibilità e reshoring. Bianchi e il Comune di Treviglio hanno presentato il progetto di riqualificazione territoriale che condurrà alla creazione del nuovo stabilimento della storica e prestigiosa azienda ciclistica italiana.
Profondo legame con il territorio e volontà di riqualificare un’area industriale nel segno del dinamismo e dell’innovazione: questi gli elementi di continuità di un cambiamento che è chiamato a segnare profondamente la prossima fase di sviluppo dell’azienda.
VISIONE GLOBALE E RESHORING: QUANDO LE COMPETENZE TECNICHE TORNANO IN ITALIA
La nuova sfida di Bianchi è realizzare uno degli stabilimenti di produzione di biciclette più evoluti al mondo. Uno stabilimento avanzato e di design, per un’azienda leader, ambiziosa e con una visione globale.
Il quartier generale di Bianchi avrà un’area di 30mila metri quadrati, dei quali oltre 17mila destinati alla produzione. Un fattore chiave della nuova fase è l’avvio di un processo di reshoring in virtù del quale si punta a riportare in Italia competenze tecniche e produttive che negli ultimi decenni avevano trovato sede fuori dall’Europa.
Così facendo, Bianchi vuole acquisire maggiore controllo sul processo produttivo e ad assecondare la costante crescita della domanda sul mercato di biciclette ed e-bike negli anni recenti.
L’OBIETTIVO PRODUTTIVO DI BIANCHI E LE RICADUTE POSITIVE SULLA REALTÀ LOCALE
La produzione di telai in carbonio nel nuovo stabilimento Bianchi avrà il via nel 2023: l’obiettivo a pieno regime è raggiungere le 1.000 unità prodotte per turno.
Il legame con il territorio si consoliderà anche dal punto di vista occupazionale: con l’innalzamento della capacità produttiva, il nuovo stabilimento occuperà oltre 250 dipendenti fra impiegati, risorse tecniche e produttive.
Anche il primo Museo Bianchi, destinato a richiamare migliaia di turisti, appassionati del settore e seguaci del marchio, sarà un’opportunità importante per Treviglio ed il suo territorio”.
LE SCELTE URBANISTICHE: INNOVAZIONE E SVILUPPO A IMPATTO ZERO
Innovazione, occupazione e sviluppo sono le parole-chiave della nuova fase di Bianchi. Non le uniche. Il progetto del nuovo produttivo, sul quale verranno investiti oltre 40 milioni di euro, si fa apprezzare anche dal punto di vista delle scelte urbanistiche.
Con una scelta apprezzata e lungimirante, lo stabilimento verrà completamente rigenerato, senza consumo di suolo, e con un impatto ambientale sostanzialmente pari a zero.
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