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Da vacanza ad abbraccio con la natura: come cambia il cicloturismo

3 minuti di lettura
Presentata alla TGG Travel Experience di Rimini, la nuova indagine di FIAB racconta luoghi trasporti, sicurezza, abitudini, tendenze, bisogni e aspettative dei viaggiatori in bicicletta

Un cicloturista abituale su cinque pedala anche d’inverno, nove su dieci organizzano la vacanza in autonomia, mentre il 22 per cento degli occasionali ha cominciato grazie all’e-bike. Sono alcune curiosità emerse dalla seconda edizione di “Che cicloturista sei? Luoghi, trasporti, sicurezza, abitudini, tendenze, bisogni e aspettative di chi viaggia in bicicletta”, indagine nazionale condotta online da FIAB insieme all’Università degli Studi dell’Insubria, Active Italy e CIAB (Club Imprese Amiche della Bicicletta).

Sviluppata tra giugno e settembre di quest’anno, su un campione di 2500 cicloturisti, la survey è stata presentata il 12 ottobre alla TTG Travel Experience nel convegno “La metamorfosi del cicloturismo: da semplice vacanza in bicicletta a occasione per riallacciare il rapporto con lo spazio naturale”.

LE NOTTI FUORI CASA E LE METE PIU’ GETTONATE DAI CICLOTURISTI

L’indagine si è soffermata sul 70 per cento del campione che, durante i propri viaggi in bicicletta, passa almeno una notte fuori casa spesso (28 per cento) o raramente (42), mentre il 30 per cento del campione fotografa chi effettua escursioni in giornata.

Dall’indagine è emerso che le mete preferite si trovano in Italia; le regioni più gettonate sono quelle del nord, più la Toscana, mentre poco più di un quarto (23 per cento) si dedica ai viaggi all’estero.

LE STAGIONI DEI CICLOTURISTI E L’ATTENZIONE A INFRASTRUTTURE E SERVIZI

Per i cicloturisti ‘abituali’ le stagioni non esistono, o quasi. Il 51 per cento di loro pedala anche in autunno, uno su cinque in  media anche d’inverno; per l’80 per cento di loro le mete preferite sono luoghi extra urbano (collina, campagna, lungo i fiumi), anche se a sette su dieci piace pedalare in vacanza anche nelle aree urbane.

Questo richiama l’importanza di fornire infrastrutture e servizi a misura di bicicletta; per l’88 per cento del campione è molto importante avere la possibilità di caricare le biciclette su treni e bus, cruciale per tutti i cicloturisti anche la manutenzione delle aree esterne ai percorsi.

Importante anche il dato che cattura l’estrema importanza data alla qualità dei percorsi ciclabili (95%) e alla presenza di servizi tecnici lungo i percorsi (78%), elemento che fa la differenza al momento della scelta dell’itinerario.

IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI E DEI TOUR OPERATOR, L’INTERMODALITA’ E LE E-BIKE

Se per organizzare la propria vacanza il 92% dei cicloturisti “abituali” si muove in autonomia, per oltre un terzo degli “occasionali” è ancora significativo l’appoggio ad associazioni ciclo-ambientaliste come FIAB (28%) e tour operator (9%), come conferma la rete di tour operator Active Italy, il che fa auspicare da parte di FIAB una crescita dello sforzo promozionale da parte delle agenzie nel creare itinerari con luoghi attraenti e a misura di bicicletta.

L’intermodalità ricopre un ruolo sempre più rilevante nello sviluppo del cicloturismo; i cicloturisti “abituali” raggiungono le destinazioni utilizzando prevalentemente il treno (71%), usato poi dal 64% per spostarsi fra diverse località della vacanza. 

Dall’indagine emerge che circa il 31% dei cicloturisti si sposta con bicicletta elettrica; l’88 per cento degli ‘abituali’ ha comunque fatto regolarmente vacanze in bicicletta anche prima di usare le e-bike, mentre il 22 per cento dei cicloturisti ‘occasionali’ si è avvicinato all’esperienza del cicloturismo proprio grazie alle e-bike, che risultano quindi determinanti per una fetta del settore.

Secondo gli intervistati l’e-bike consente di intraprendere itinerari con maggiori dislivelli (83%), scegliere percorsi più lunghi (81%), aumentare il numero di viaggi durante l’anno (72%) e garantire un coinvolgimento di un pubblico non più giovanissimo (48%). 

LA SCELTA DELLE STRUTTURE RICETTIVE E L’IMPORTANZA DEI SERVIZI PER I CICLOTURISTI

In termini di scelte di alloggio e di servizi connessi alle strutture ricettive, i cicloturisti ‘occasionali’ risultano decisamente più esigenti degli ‘abituali’, per quanto siano fattori comuni la scelta elettiva di B&B (per circa il 70% dei cicloturisti) e la presenza di ricoveri notturni sicuri per la bicicletta (più del 90%).

Per i cicloturisti occasionali, però assumono crescente rilevanza la possibilità di avere pasti energetici e adatti a una vacanza attiva (77%), di poter lavare l’abbigliamento (59%), nonché l’opportunità di avere a disposizione mappe (68%), noleggiare le biciclette (41%) e poter fare escursioni guidate (43%).

Abituale e occasionale, a quale categoria appartenete e perché? Ditecelo nei commenti!

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