Abbiamo così interpellato Marco Ciccanti, esperto meccanico del negozio Brian’s Bike Shop. Lui, con tutti gli anni di lavoro alle spalle, è stato in grado di darci dei preziosi consigli sul modo di operare.
«Per prima cosa mi sento di dire – spiega – che il sistema che prevede l’allocamento del motore nel mozzo della ruota posteriore, è in fase di abbandono. Ormai la maggior parte delle e-bike ha il motore all’interno del movimento centrale. Una scelta dovuta alla guidabilità, sicuramente, ma anche alla difficoltà di riuscire a compiere le più semplici operazioni. Il motore nel mozzo complica il cambio ruota, anche integrale, in particolar modo per gli utenti. Noi meccanici grazie agli strumenti abbiamo libertà di manovra. Quel che mi sento di dire è che è necessario un cavalletto, cosa che non tutti i cicloamatori o cicloturisti hanno a casa».
I procedimenti
Non sono tutti procedimenti semplici e immediati, serve una certa manualità e pratica. Ai primi tentativi potrebbero risultare maggiori difficoltà, serve pazienza, e i giusti strumenti.
«La ruota – continua Ciccanti – è collegata al motore con un cavo, bisogna staccare quello in primo luogo. Poi ci sono due opzioni: la ruota ha il perno passante, oppure la chiusura più vecchia. Nel primo caso il perno passante, che non è cilindrico ma ha due lati piatti, si svita con una brugola da 6. Questo procedimento è il più semplice. Il secondo, invece, risulta complicato perché la ruota è agganciata con due dadi. Per svitarli si usa una chiave inglese da 15 o 17».
Peso e batteria
Una volta smontata la ruota si può continuare con il normale processo di manutenzione. Le difficoltà ritornano nel momento in cui questa deve essere montata nuovamente sulla bici. Come ci racconta il nostro meccanico.
«Il peso della ruota con il motore nel mozzo si aggira intorno ai 4 o 5 chilogrammi, non è facile quindi muoverla e sistemarla a proprio piacimento. Soprattutto se ci si trova a compiere determinate operazioni per strada. Una delle difficoltà maggiori è riagganciare il motore, perché questo ha dei “pin” che entrano in una sola direzione. Di solito il verso dei cavi è indicato con una freccia, ma le prime volte non è mai semplice orientarsi. Per questo nelle bici da endurance, strada e mountain bike è un sistema quasi abolito. E’ rimasto principalmente in alcune city bike, perché queste richiedono meno manutenzione».
Commenti
Inizia la discussione.