Mare o campagna, spiaggia o borghi: nessuna diatriba e nessuna rinuncia, se sei un cicloturista e decidi di muoverti in bicicletta su percorsi studiati in maniera attenta per ogni esigenza. Fra i progetti più interessanti, in fase di realizzazione ma già premiato come “ciclabile più bella d’Italia” nel 2020 all’Italian Green Road Award, c’è la “Bike to Coast” in Abruzzo.
Si tratta dell’itinerario che corre per 131 km lungo la costa e che è inserito nel progetto più grande della Ciclovia Adriatica (Venezia-Lecce). La Bike to Coast tocca aree protette come Torre del Cerrano, riserve naturali come Ripari di Giobbe e Punta Aderci, spiagge isolate e popolati lidi, castelli e abbazie, per arrivare nella Costa dei Trabocchi punteggiata dalle antiche e suggestive macchine da pesca tipiche della zona.
Realizzata in gran parte su tracciati ferroviari dismessi, costellata di elementi antropici e attrazioni naturali e non, si può dividere in più tappe in base all’allenamento, alle esigenze – cicloturismo o escursioni giornaliere – e al tempo che si vuole dedicare a ogni sosta. Per comodità ve la raccontiamo dividendola a metà: da Martinsicuro a Francavilla al Mare (66 km) e da Francavilla al Mare a San Salvo (68 km).
MARTINSICURO – FRANCAVILLA AL MARE (66 km): MARE, TORRI E IL GRAN PONTE PER LE BICI
Palme, oleandri e pini salutano la partenza dall’interminabile lungomare di Martinsicuro. Da piazza Martiri d’Italia passando per Lungomare Europa e Lungomare Italia si arriva dopo 3,9 km ad Alba Adriatica, una delle più rinomate località balneari della costa abruzzese, più volte Bandiera Blu e Bandiera Arancione. Mare cristallino da un lato, eleganti arredi urbani dall’altra mentre passiamo da Tortoreto e da Giulianova Lido: chi ha tempo, può godersi anche il centro storico di quest’ultima località, luogo d’arte ricco di tesori.
Assai rinomata è anche Roseto degli Abruzzi, che raggiungiamo attraverso lungomare Zara, via Molo nord, via Molo sud e lungomare Spalato: ampie spiagge sabbiose, bassi fondali e maestose bellezze paesaggistiche in questo centro nato 135 anni fa come emanazione del borgo medievale di Montepagano, in località Cologna Spiaggia. Dopo circa 29 km troviamo Pineto, dove l’azzurro del mare si fonde col verde della rigogliosa vegetazione che ispirò il nome della cittadina.
Legata a Pineto da 1,8 km di pista ciclabile, Silvi è chiamata la “Perla dell’Adriatico” e si è costruita una fama di località perfetta per un turismo familiare a misura di bambini. Dal borgo medievale di Silvi Alta, inoltre, si può ammirare un panorama che va dal Conero alle Isole Tremiti, passando per il Gran Sasso d’Italia. Tra Pineto e Silvi svetta la Torre del Cerrano, eredità spagnola del Regno di Napoli, cuore dell’omonima area marina protetta.
Se Marina di Città S. Angelo è stata definita dalla prestigiosa rivista Forbes come uno dei 10 posti al mondo dove andare a vivere, l’adiacente Montesilvano (km 47,2) può vantare sia un borgo con un bel panorama sul mare, sia una marina già Bandiera Verde per le spiagge a misura di bambino. Pendenze praticamente nulle e navigazione agevole verso Pescara, dove si pedala anche sul Ponte del Mare (58,8 km), il più grande viadotto ciclo-pedonale d’Italia. A metà percorso troviamo invece Francavilla al Mare.
FRANCAVILLA AL MARE – SAN GIUSTO (68 km): LA COSTA DEI TRABOCCHI FRA BAIE E SCOGLIERE
La seconda parte della Bike to Coast prende il via da Francavilla al Mare, centro balneare famoso già dalla seconda metà dell’Ottocento. Dopo 13 km di pedalata dal Pontile troviamo Ortona, cittadina di cultura e di mare, dove il litorale cambia volto: spiaggia ampia e sabbiosa a nord, diventa un susseguirsi di baie, scogliere e promontori a sud, con una ricca vegetazione di tipo mediterraneo. Inizia qui la caratteristica Costa dei Trabocchi, antiche e iconiche macchine da pesca che rendono unica la costa fino al Gargano.
In questa parte la pedalata diventa più impegnativa, con strappi e strappetti come quelli di Ortona, in contrada Peticcia e all’altezza dello svincolo per San Vito Chietino (a 82 metri slm), e di Vasto, all’altezza della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci sulla SS 16.
A San Vito Chietino, c’è il Trabocco Turchino, il più antico di tutti, e nei suoi pressi l’Eremo dannunzianoo di San Vito. Si salutano Fossacesia, la basilica cistercense di San Giovanni Venere, il litorale roccioso di Punta Cavalluccio e le spiagge di Torino di Sangro, la cui riserva naturale regionale Lecceta di 175 ettari ospita percorsi naturali ed escursionistici, area pic-nic e centro visite, funzionante nel periodo estivo.
Casalbordino è una piccola città medievale dall’ampio lido sabbioso e dalla prelibata gastronomia ittica, la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci alterna spiagge larghe a scogliere naturali con baie e calette. Un valzer che prosegue fino a Vasto Marina, mentre a San Salvo l’itinerario si chiude sulla lunga e ampia spiaggia, meritato premio alla piacevole fatica del Bike to Coast.
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