Situato sul massiccio montuoso più esteso delle Alpi, in Valle d’Aosta, a 2300 metri di altitudine, l’Albergo Ristoro Sitten offre il massimo che un visitatore possa chiedere in termini di panorama d’alta quota e sapori genuini.
Se nel 2005 la struttura contava su “soli” 300 mq circa, oggi ne vanta ben 950: l’hotel offre sette camere con servizi, mentre al piano superiore si trovano bar, paninoteca, tavola calda e ristorante, con vista diretta sul Monte Rosa e relativo ghiacciaio.
Grazie alla sua posizione strategica nel bel mezzo del comprensorio sciistico Monterosa Ski, Sitten è l’approdo perfetto per gli sciatori d’inverno che per gli amanti del trekking e i biker d’estate, incentivati anche dall’opportunità di ricaricare la propria e-Bike grazie a DINA e al progetto DINAclub by Repower.
Di sostenibilità e strutture “Bike Friendly” abbiamo parlato con Mauro Comola di Albergo Ristoro Sitten.
Raccontaci della tua clientela tipo: la rinascita per l’interesse verso le attività all’aperto ha modificato il profilo dei vostri visitatori e le loro esigenze?
“Abbiamo una clientela molto varia con una percentuale molto alta di stranieri. Sia in estate che in inverno siamo organizzati per il trasporto di chi non scia o di chi preferisce non raggiungere la struttura a piedi una volta scesi dalla funivia, utilizzando motoslitta, quad o fuoristrada. Spesso abbiamo pranzi di famiglia e di conseguenza mettiamo a disposizione i mezzi più congeniali per ogni tipo di persona che intenda raggiungere la nostra struttura.”
Cosa significa per te essere una struttura “BikeFriendly”? Cosa non dovrebbe mai mancare per fare felice un cicloturista?
“È un’esperienza nuova che ha cominciato a concretizzarsi l’estate scorsa presso la nostra struttura, ma fin da subito è stata in grado di soddisfare le diverse esigenze del cicloturista. Considerato lo sterrato abbastanza impegnativo per raggiungerci, la possibilità di ricaricare le bici è molto importante, e in questo DINA è diventata un alleato fondamentale.”
Quali sono un percorso e un’attrazione che un cicloturista non dovrebbe mai perdersi nella tua zona?
“La prima attrazione da non perdere è certamente la vista sul Monte Rosa e relativo ghiacciaio che è certamente una delle più belle della valle di Gressoney. Per quanto riguarda i possibili percorsi, ci troviamo nel centro della strada che da Champoluc (valle Ayas) porta a Gressoney che prosegue poi anche sull’altro versante della valle. L’albergo in quota può essere l’occasione per una notte “fra le stelle” ed una cena di ottima qualità. Chi invece desidera fare solo una breve sosta, troverà trova la possibilità di pasti e panini leggeri e veloci ma di qualità.”
Quanto sono importanti, nella tua esperienza, la tecnologia e le piattaforme online nel turismo di oggi?
“Come hotel, il 64% delle prenotazioni vengono fatte tramite agenzie, tour/operator, inclusi portali on line che riteniamo molto importanti. Ad ogni modo, siamo orgogliosi di dire che anche il classico ‘passaparola’ – nel caso dell’estate anche per le gite di mezza giornata – ci dà ancora delle belle soddisfazioni.”
Sei entrato a far parte dell’ecosistema di mobilità sostenibile Repower: cosa significa per te “sostenibilità”, e quanto questa sensibilità fa la differenza per il visitatore di oggi?
“Crediamo di poter parlare di inizio di ecosistema, e per quel che ci riguarda dobbiamo continuare su questa strada il più velocemente possibile. In particolare, il nostro cliente viene nel nostro locale proprio per la zona montana, l’aria pura e la mancanza del normale traffico inquinante.”
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