“Sicuramente la prima cosa che mi viene in mente è sopravvalutarsi, ovvero pensare che l’e-bike sia la panacea per i rimedi alla fatica ma occorre ricordare che essa non ti dà la tecnica di guida, non ti fa fare tutto quello che fanno i tuoi amici già navigati. La seconda cosa è che in tanti pensano che, messa in “turbo”, la bici ti porti ovunque, in realtà si deve sempre considerare che la batteria può finire e, quindi, è necessario calcolare il percorso che si va a fare. In questo il noleggiatore deve saper consigliare l’itinerario corretto per far sì che la batteria sia utilizzata in maniera consona. Ad esempio, qui dalle nostre parti, lo Stelvio non si può fare tutto in “turbo”! Infatti in questo caso noi forniamo anche delle tabelle su come usare al meglio i comandi”
Enrico poi sottolinea che in tanti pensano che l’assistenza sia quella cosa che quando arriva la stanchezza, magicamente ti riporta a casa. In verità la bici elettrica si limita a dare un aiuto: non basta premere un bottone e via…
Poi passa a spiegare che, durante un’escursione, è importante guardarsi intorno, avere punti di riferimento e leggere i cartelli ai bivi. Può sembrare banale per chi va in bici abitualmente, ma per chi è alle prime armi è fondamentale saper comunicare al noleggiatore la propria posizione in caso di necessità, specie laddove lo smartphone potrebbe non avere campo.
“Riguardo al casco – prosegue – non transigo. In bici bisogna metterlo. E’ vero che la legge dice che non è obbligatorio, ma 25 chilometri orari (il punto in cui il motore smette di fornire assistenza) possono essere una velocità sufficiente a farsi male in caso di caduta. E anche in discesa occorre prudenza: se non ci sente sicuri, meglio scendere. Dal punto di vista della guida, poi, è buona cosa anticipare le cambiate qualche attimo prima che la salita cominci. Questa è una cosa che ogni ciclista mediamente esperto sa, ma per le e-bike va considerato che il sistema della trasmissione è diverso e che sulla catena oltre alla forza delle proprie gambe c’è quella aggiuntiva del motore, per cui il rischio di romperla è sempre alto. Ragion per cui è importante avere con sé un kit apposito di riparazione: anche se non si è pratici con smagliacatene e false maglie, qualcuno più esperto lungo il percorso in genere si trova”.
Infine c’è un concetto-chiave da tenere a mente: pensare che chi noleggia una bici stia pensando solo ai propri interessi è controproducente. Bisogna stabilire un feeling col noleggiatore il quale, poiché non conosce l’utente che ha davanti, imposta l’uscita senza arrivare al limite delle sue possibilità in modo da dargli un margine ed evitare che si trovi nei guai.
Con tutte queste accortezze, potete godervi il vostro noleggio di una e-bike che, ricordiamo, è pur sempre un mezzo per divertirsi e scoprire luoghi che spesso non sarebbero accessibili con altri mezzi o richiederebbero ore, se non giorni, di cammino.
crediti foto: www.e-stelvio.it
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