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E-bike facile in salita e difficile in discesa? Vediamo…

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Bella la e-bike in salita... Ma una volta arrivati in cima bisogna scendere e se la discesa è in offroad, magari con alcuni passaggi tecnici, meglio seguire alcune regole per non compromettere il divertimento di un’uscita in bici.

Cominciamo col dire che, se la discesa è la stessa strada che si è fatta in salita, bisognerebbe essere in grado di capire, salendo, se le pendenze sono eccessive e se quindi si è in grado di farla senza problemi. Più in generale, in discesa la bici diventa più pesante e meno maneggevole, soprattutto nei tornanti. Uno degli errori che un principiante può commettere è quello di entrare in curva senza alzare il pedale interno, così facendo il rischio di toccare un ostacolo e ritrovarsi a terra aumenta a dismisura. Se ci si trova a noleggiare una e-bike un buon noleggiatore dovrebbe spiegarvi queste ed altre nozioni di tecnica di base. 

Ad esempio nei punti più ripidi è necessario mantenere una posizione più arretrata, il cosiddetto fuorisella. Oggigiorno per agevolare ciò viene in soccorso il reggisella telescopico che, con un comando al manubrio, abbassa istantaneamente la sella per consentire tale manovra del busto, purché la preparazione di tutto ciò avvenga prima di iniziare il tratto ripido.

Se non ci si sente in confidenza col mezzo è meglio scendere, oppure ricordarsi di spegnere il motore della pedalata assistita o quantomeno di lasciarlo al minimo. Questo perché, se lasciato inavvertitamente nell’opzione “turbo”, appena si tocca il pedale entra in funzione la coppia che eroga la potenza aggiuntiva, la quale può essere pericolosa se arriva in un momento inaspettato, ad esempio per superare una breve contropendenza tecnica oppure una semplice radice od ostacolo sul percorso. Per sopperire a tale inconveniente alcuni motori hanno la funzione “auto” che capisce la situazione del terreno e consente di concentrarsi sulla strada, fornendo la potenza solo quando volontariamente si imprime la forza sui pedali.

Per quanto riguarda le sospensioni, esse servono ovviamente per terreni sconnessi per cui in genere vanno chiuse in salita e lasciate libere di lavorare in discesa su terreni off-road. Qualche neofita pensa che una bici biammortizzata dia soprattutto un effetto scenico oppure che l’ammortizzatore posteriore serva per prevenire il mal di schiena: non è così, usatelo solo laddove è davvero necessario.

Come detto, se non ci si sente in grado di affrontare la discesa è meglio scendere, vincendo qull’imbarazzo che, specie se in gruppo, ci porterebbe ad andare oltre i nostri limiti. Se poi, malauguratamente, si cade, occorre capire se si è trattato di una disattenzione o di paura: in quest’ultimo caso meglio fermarsi e ricordarsi che l’obiettivo è quello di godersi il territorio, non di primeggiare. 

Per le prime escursioni può essere opportuno farsi affiancare da una guida esperta che vi può dare le giuste dritte e capire se siete già in grado dalla seconda uscita di lanciarvi in discesa in solitaria. Infatti, sempre con un occhio al buon senso, va detto che la curva di apprendimento relativa a come guidare una e-bike in discesa è abbastanza rapida.

crediti foto: www.e-stelvio.it 

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