Si chiama “Strada dei cannoni” perché, sin dai primi del Settecento, è stata un’opera logistica fatta tracciare da Carlo Emanuele III per spostare materiale bellico e corpi militari in altura, sulle montagne a ovest di Cuneo.
Asfaltata nel 2014 per due chilometri fra le provinciali di Lemma e Valmala, oggi in territorio di Busca, è diventata un anello ideale per percorsi cicloturistici, come quello omonimo suggerito da Piemontescape; 56 km con partenza e arrivo a San Damiano Macra, con 1744 metri di dislivello positivo e 1674 di dislivello negativo.
Oltre a San Damiano Macra, luogo di scalpellini e artisti, si toccano le località di Busca, Villar San Costanzo, Melle, Roccabruna, Cartignano, Sampeyre, Macra, Stroppo ed Elva.
I TESORI NASCOSTI: IL SANTUARIO DI VALMALA E L’AREA ARCHEOLOGICA DI ROCCERE’
L’itinerario della “Strada dei cannoni” permette di godersi un invidiabile panorama sulle Alpi Marittime e sulle Alpi Cozie e rappresenta l’occasione per scoprire tesori nascosti come il santuario di Valmala, l’area archeologica di Roccerè, la chiesa Parrocchiale di Elva, i resti di edifici militari, la fortificazione nei pressi del Colle della Bicocca.
I primi 24,7 chilometri sono tutti in salita e portano dai 693 metri della partenza a quota 2.322, fra la Bassa dell’Ajet 3 il Cugn di Goria; dalla piazza centrale di San Damiano Macra, alle porte della Valle Maira, si imbocca il vallone di Pagliero (4 km) con le sue 15 borgate dall’architettura alpina tipica in pietra e le piccole chiese affrescate.
Alla borgata Chesta, dopo circa 8 km termina l’asfalto e si prosegue su una strada sterrata a lunghi tornanti fino al colle del Birrone a quota 1. 712 metri, dove si incrocia la Strada dei Cannoni.
IL SAMPEYRE, LE BORGATE E LA CHIESETTA CIRCOLARE
Svolta secca a sinistra e dopo un breve percorso tortuoso in salita sul versante della Valle Varaita, con il Monviso sullo sfondo, si torna sulle pareti assolate del lato Valle Maira per l’ultimo tratto finale di salita che conduce al colle di Sampeyre, dopo aver toccato quota 2. 322 metri.
Ritrovato l’asfalto inizia la discesa per raggiungere il colle San Giovanni; qui si incontrano la caratteristica chiesetta dalla forma circolare, nella quale ogni 24 giugno viene celebrata messa.
Al km 34,7 si sfiorano le borgate di San Martino Superiore e Inferiore, dove si trova un centro culturale di notevole richiamo specie per i turisti di nazionalità tedesca.
Si attraversano tutte le borgate sotto Elva, fino a raggiungere la strada di fondovalle all’altezza di Bassura; quindi si continua a scendere sulla strada principale della vallata, finché negli ultimi 7 chilometri la discesa diventa un falsopiano che accompagna il rientro a San Damiano Macra.
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