Ottantaquattro chilometri ondulati, ma senza tormenti. Ideali, insomma, per cicloturisti e pedalatori della domenica. Il tratto della ciclabile che va da Gemona del Friuli fino a Budoia, al confine con il Veneto, chiude il periplo della pedemontana friulana salutando con pendenze amiche la provincia di Pordenone. L’ultima tappa della Ciclovia pedemontana e del Collio – FVG3 ricalca per qualche chilometro il tracciato della Ciclovia Alpe Adria – FVG1 , poi si sposta sulla sponda destra del fiume Tagliamento per costeggiare la base delle Prealpi Carniche. Si pedala in luoghi molto suggestivi, dal lago smeraldo di Cornino, con i suoi grifoni, ai borghi di Travesio e Toppo, passando per Meduno, Maniago, Montereale Valcellina fino a Budoia. Per scoprire le precedenti tappe, clicca qui.
Gemona del Friuli – Pinzano al Tagliamento (25 km) pedalando con… Bottecchia
Origini celtiche, fama di castello inespugnabile nei primi anni del 600, poi libero comune e snodo commerciale nel Basso Medioevo, Gemona del Friuli è sede di partenza della prima “semitappa” che ci conduce a Pinzano al Tagliamento. Un tratto senza grandi dislivelli, in leggerissima e quasi costante discesa fino alla salitella di Pinzano, su via XX Settembre. Si parte dalla stazione e si esce da Gemona seguendo la ciclabile e poi lungo via Battiferro e via San Pietro. Dalla statale Pontebbana, fino al ponte di Braulins, si viaggia sulla Ciclovia Alpe Adria, segnalata con le indicazioni FVG1. La salutiamo quando superiamo il Tagliamento, invece di proseguire per Osoppo. All’altezza del cartello che indica la fine del comune di Trasaghis, prendiamo sulla destra una strada bianca che ci conduce in via Costantini. Si attraversa quindi un canale sulla passerella e si svolta a sinistra sulla SP41 detta anche via Ottavio Bottechia, con tanto di monumento. Superata Peonis e la sua bella fontana, ci aspetta la Riserva naturale regionale del Lago del Cornino, con acque color smeraldo sorvolate da grifoni. Lungo la SP22 ci lasciamo alle spalle Sompcornino e un paio di sottopassaggi ferroviari, prima di salire verso sinistra in direzione della Madonna di Taviele. La prima semitappa si conclude alla stazione di Pinzano al Tagliamento, oltre la statua della Madonna degli emigranti. Per ristorarci, teniamo a mente che siamo in luoghi di mele, di miele e di vini divini, ma anche di salumi (a 9 km c’è San Daniele del Friuli) e formaggi DOP.
Pinzano al Tagliamento – Maniago (28 km): in bici fra antichi milini e palazzi nobiliari del ‘500
Ripartiamo dal piazzale della stazione di Pinzano, tornando verso via del Tagliamento ma svoltando a sinistra seguendo le indicazioni per FVG3. La prima parte di questa seconda tappa è in discesa, poi si sale in maniera costante fra Borgo Ampiano (181m slm) e Sottomonte (298m slm), prima del saliscendi fino a Maniago. Prima di tornare sulla SP1, scattiamo una foto alla chiesetta della SS. Trinità con la sua tettoia di pianelle decorate, mentre a Valeriano c’è la chiesa di Santa Maria dei Battuti con gli affreschi del Pordenone e il portale del 1499. Accanto alla Chiesa è presente una fontanella d’acqua. Raggiungiamo il cimitero di Valeriano, dove inizia un piacevole tratto di ciclabile fino all’abitato di Borgo Ampiano, dove si trova un trecentesco mulino con antiche attrezzature. Questo tratto è un piacevole alternarsi di bei tratti di pista ciclabile e punti di interesse storico e architettonico come la Pieve di San Pietro a Travesio e l’abitato di Toppo, uno dei “borghi più belli d’Italia”, sviluppatosi ai piedi del castello signorile (oggi rudere ben conservato e visitabile), nel quale merita una sosta anche il palazzo cinquecentesco dei Conti di Toppo e Wasserman, con la cappella di San Girolamo. Nel borgo di Meduno troviamo una fontanella di fronte alla chiesa di S. Maria Maggiore. Prima di arrivare a Maniago e alla sua bella piazza Italia dominata dalla fontana, ricordiamoci che il borgo è noto per produzione della Pitina IPG, un salume tipico, oltre che per il distretto dei coltelli.
Maniago – Budoia (31 km): verso il Veneto
Una piacevole ascesa fino ai 333 metri di Montereale Valtellina, poi una costante discesa fino al confine con il Veneto, dove la Ciclabile pedemontana e del Collio prosegue con varianti di collegamento. Usciti da Maniago, si attraversa il Cellina ammirando la diga di Ravedis da una parte e tutto il greto del fiume verso la pianura, mentre a Montereale Valcellina ci si può fermare alla chiesa di San Rocco con affreschi del Calderari e un altare ligneo del Seicento. Tra Montereale e Budoia il percorso procede parallelamente al massiccio del Monte Cavallo, attraversando anche un paio di boschetti e incrociando le chiese di S. Biagio e Santa Caterina d’Alessandria. Oltre Aviano, troviamo una biforcazione in cui la ciclabile continua a destra in direzione di Budoia, mentre a sinistra si può arrivare al Castello di Aviano (X secolo) con la chiesa di Santa Maria e Giuliana in castello. La Ciclabile pedemontana e del Collio termina alla stazione ferroviaria di Budoia-Polcenigo, anche se le indicazioni proseguono fino a Villa di Villa al confine con il Veneto. Prima di ripartire, ci si può allungare fino a Dardago con la bellissima valle di San Tomè visitando Ruial, antico manufatto idraulico che portava l’acqua alle comunità locali.
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