Dalle sponde del fiume Chiese alle acque del lago d’Idro, fra pista ciclopedonale e tratti di strada a basso scorrimento veicolare. Quello fra Bondo e Baitoni è un piacevole itinerario di 30 km con pendenze amiche, con 190 metri di dislivello positivo e 636 metri di dislivello in discesa.
La pista segue il corso del fiume Chiese, affluente del lago d´Idro, in un piacevole ambiente agreste, ora avvicinandosi, ora allontanandosi dal corso d’acqua che dà nome alla vallata, ma senza mai intersecare strade statali o provinciali.
È il percorso ideale per un’escursione in famiglia. L’assenza di salite o dislivelli particolarmente impegnativi rende la ciclabile Bondo-Baitoni adatta a tutti, bambini compresi, che la popolano assieme a mamme e papà soprattutto in primavera, quando le fioriture disegnano autentici dipinti, mentre le aree picnic lungo il percorso tornano a brulicare d’allegria.
DA BONDO A CIMEGO (14,3 km): IL LAGO DI RONCONE, IL FORTE LARINO E L’ANTICA PIEVE
Si parte dall’abitato di Bondo, frazione di Sella Giudicarie, che alla tradizione del legno ha abbinato negli anni una crescente vocazione turistica e ospita un cimitero monumentale austroungarico, con gradinate in granito e bianchi gruppi marmorei della Valle di Breguzzo.
Dopo alcune centinaia di metri di salita, si scende per Pra di Bondo e poi per il piccolo ma suggestivo lago di Roncone, incastonato tra prati e faggeti e circondato da una pista ciclabile (km 2,7), mentre dopo Lardaro è possibile fare una deviazione – intorno al km 6 – per il forte Larino, principale di una terna di fortificazioni austriache erette tra il 1860 e il 1862 per difendersi da un attacco italiano.
Tornati sull’itinerario, volgiamo tra rasserenanti paesaggi alpini verso le altre piccole realtà dello stretto fondovalle, che si rivelano generosi di curiosità: dopo 300 metri di salita, il dislivello torna amico verso Cologna, frazione di Pieve di Bono (dove la pieve di Santa Giustina ci riporta indietro di sei secoli), e giù verso Cimego.
DA CIMEGO A BAITONI (15,6 km): MUSEI E CASCATE, AREE PICNIC E SENTIERI NATURALISTICI
Se in quest’ultimo tratto l’occhio è stato attratto da vistose condotte e manufatti idroelettrici che documentano l’intenso sfruttamento delle acque del Chiese compiute negli anni Cinquanta, all’altezza di Cimego ci si può lasciare incuriosire dal Sentiero etnografico del Rio Caino, un museo della tradizione popolare all’aperto.
Al km 17,4 si arriva invece nel centro di Condino dove, oltre i palazzi e le chiese del nucleo antico, non passa inosservata la Parrocchiale di Santa Maria, mentre Storo (km 22,9) rappresenta la location ideale per un’ultima sosta, fra cascate, una suggestiva passerella e accoglienti aree gioco perfette per concedersi una meritata sosta.
Il resto è un susseguirsi di campi di granturco, sino a giungere alle sponde del Lago di Idro, in località Baitoni (29,9), che offre la possibilità di percorrere il sentiero naturalistico che attraversa il Biotopo Lago d’Idro, un importante esempio del paesaggio dei grandi laghi della regione dell’Insubria; tra le altre, ci sono rare associazioni vegetali, una addirittura nuova per la scienza.
Sulla sommità di uno sperone roccioso che domina il Lago d’Idro, la Valle del Chiese e Rocca d’Anfo si trova invece Castel San Giovanni, l’antica fortezza dei Conti Lodròn risalente al XII secolo visitabile nei mesi estivi.
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