Scorci paesaggistici da effetto wow, un patrimonio storico e immateriale notevole, le suggestioni legate alla storia del ciclismo (siamo nelle terre del Pirata) e soprattutto una rete di servizi fitta e dettagliata, che fa sentire il turista in bicicletta coccolato e assistito in ogni istante.
Non è un caso che il Grand Tour Valle del Savio, in Emilia Romagna, si sia aggiudicato il primo posto della settima edizione dell’Oscar Italiano del Cicloturismo, riconoscimento che ogni anno viene conferito alle “green road” delle regioni che promuovono le due ruote con servizi mirati al turismo lento.
Scopriamolo nei dettagli, cascate e ripe, cattedrali e rocche, eccellenze vinicole e acque termali.
GRAND TOUR VALLE DEL SAVIO: LUNGHEZZA, PENDENZE, TEMPO DI PERCORRENZA
Il percorso del Grand Tour Valle del Savio parte da Cesena e qui si conclude, toccando l’una dopo l’altra Mercato Saraceno, Sarsina, Bagno di Romagna, Verghereto e Montiano.
É un itinerario ad anello di 172,4 km per 3.332 metri di dislivello, con pendenze massime del 15,2 per cento in salita e del 14,6 per cento in discesa. Numeri impegnativi, che fanno meno “impressione” se si divide la scoperta in tappe o la si affronta in bici a pedalata assistita.
Per chi fa affidamento unicamente ai propri muscoli, il tracciato – asfaltato, su strada condivisa a bassa percorrenza – si presta a ogni tipo di bicicletta, con preferenza per i modelli da strada; si copre in 7 ore e 40 minuti, salvo volerlo suddividere in tre frazioni da 50/60 km.
LO SCENARIO NATURALISTICO DEL BASSO SAVIO
Vasto quanto i chilometri percorsi, lo scenario nel quale si pedala alterna i centri storici dei Comuni, il borgo dei murales e le miniere di carbone del basso Savio. Dal punto di vista naturalistico, si inseguono vigneti noti per i vini di qualità, tratti panoramici sulla vallata e altri di sottobosco, fino a scenari quasi alpini fatti da tornanti e da una roccia viva senza vegetazione.
Il fil rouge, o sarebbe meglio dire il filo d’argento, è il fiume sempre presente alla vista o all’udito, magico quando forma cascate e laghi, chiave per aprire porte che schiudono un patrimonio di cultura immateriale di saperi, tradizioni e know-how artigiano.
Alla storia della bicicletta e del ciclismo sono invece legati i punti dedicati a Marco Pantani, che su questo percorso amava allenarsi, al Barbotto reso noto dai passaggi di Bartali, Coppi e Merckx, del Giro d’Italia e della Nove Colli.
BIKE SHARING, RIFORNIMENTI, ASSISTENZA E SEGNALETICA: SERVIZI AL TOP
Parte di un bike hub, quello romagnolo, forte di oltre 1.200 km di percorsi, il Grand Tour Valle del Savio permette di scoprire in più giorni il territorio dell’entroterra in maniera immersiva.
É completo di ogni servizio per il ciclista e cicloturista, siano questi già dotati di bici propria che in necessità di bici a noleggio. Oltre alla possibilità di un bike sharing in caso si volesse percorrere solamente qualche tratto, lungo tutto il percorso sono presenti e segnalati i punti di rifornimento acqua, i punti di assistenza autonoma con i Bike Point dove trovare ogni attrezzo necessario per assistenza e manutenzione completi di ricarica elettrica e pompa gonfiaggio.
Lungo il Grand Tour, segnalato in maniera permanente con cartelli turistici e informativi, ci sono inoltre 11 negozi bici convenzionati e una dettagliata mappatura delle emergenze storico-architettoniche e naturalistiche, così come di cantine, agriturismi, hotel e b&b bike friendly.
Commenti
Inizia la discussione.