La passione per la bicicletta, il gusto della scoperta, l’amore per il nostro territorio e per l’ambiente. Dalla Liguria alla Sicilia, senz’auto né barche: una maxi-pedalata lungo tutta la dorsale italiana, per inaugurare la Ciclovia dell’Appennini.
Quarantaquattro tappe, ovviamente in fila per una, lungo un viaggio di 2.600 chilometri e 14 regioni, con più di trecento comuni interessati: sono questi i numeri dell’Appennino Bike Tour, organizzato da ViviAppennino e da Legambiente, il cui viaggio inaugurale si è tenuto dal 16 Luglio all’8 Agosto 2021.
LA BICICLETTA ALLEATA DEL TURISMO SOSTENIBILE E DELLA TUTELA DELL’AMBIENTE
Com’è bello andare in bici da Savona in giù, potremmo dire, parafrasando la compianta Raffaella Carrà: l’importante – per il tour – è farlo parlando di turismo sostenibile, tutela dell’ambiente, promozione dell’Italia interna e valorizzazione di un territorio punteggiato di piccoli comuni, parchi, città d’arte, bellezze naturali e storiche uniche.
La bicicletta e la mobilità dolce sono del resto preziose alleate nel processo di rinnovamento culturale in ottica climatica: le soste saranno l’occasione per presentare il “Patto per il clima per l’Appennino”, per creare una rete di comuni della ciclovia dell’Appennino attiva contro le emissioni di gas climalteranti.
Per ogni tappa percorsa dal team di ciclisti sull’Appennino, sono infatti state previste iniziative, convegni, degustazioni e ulteriori eventi organizzati con le amministrazioni locali e gli enti parco attraversati dal tracciato.
Lungo il cammino, in ognuno dei 44 comuni tappa dell’Appennino Bike Tour, sono state inoltre inaugurate le postazioni di sosta e ciclo-officina: questo percorso ciclabile sarà il primo in Italia così lungo completamente attrezzato per i cicloturisti.
PER ASPERA AD… ALIA: UN TRACCIATO CHE CONDUCE DA SAVONA A PALERMO
In ciascuna delle 44 sedi di tappa, i cicloturisti potranno trovare un kit di attrezzi con i quali effettuare riparazioni e registrazioni della propria bicicletta, una pompa e pannelli esplicativi nei quali trovare info su pasti e pernottamenti.
Ci sarà ancora da lavorare, naturalmente, in primis sulla segnaletica verticale ad hoc, che comparirà sul tracciato dalla primavera del 2022. Ma si può dire che il progetto è diventato un tracciato: la Ciclovia dell’Appennino, 95 per cento di strade provinciali e intercomunali, 5 per cento di sterrati, è ufficialmente la più lunga infrastruttura ciclistica del nostro Paese.
La ciclovia prende il via dal Colle di Cadibona, nel comune di Altare (Savona), e prosegue sino ad Alia (Palermo). La prima tappa, di 65 km con 1.161 di dislivello in salita, porta i ciclisti a Rossiglione dopo aver toccato i 752 metri slm a La Carta di Sassello. Le 44 frazioni del tracciato oscillano tra i 43 e i 93 chilometri.
La più corta è la tredicesima, da Gubbio ad Assisi (dislivello di 537 metri) in Umbria; la più lunga è invece la settima, da Ventasso a Lama Mocogno, tra le province di Reggio Emilia e di Modena. L’avventura si conclude ad Alia, la “Città Giardino” nata sul versante sud-occidentale delle Madonie, in un territorio popolato sin dall’epoca islamica.
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