Tanti wattaggi, stesse operazioni
Non importa quanto potente sia la vostra batteria, la cosa che conta è la cura che si ha nei suoi confronti. Ne esistono di diverse tipologie: 450, 600, 750 e anche 800 watt per ora.
«Ma la cosa importante – spiega Marco Ciccanti, meccanico presso Brian’s Bike Shop – se capita di non utilizzarla per un po’ di tempo è di metterla in carica. Se capita di non pedalare nel periodo invernale, quindi quei 3-4 mesi, è bene sempre caricarla, ogni tanto, anche in minima parte. E se possibile, stringendo i denti, magari utilizzarla e farla “girare”. La cosa importante è lasciarla sempre carica, altrimenti il rischio è che non riparta più».
Cicli di ricarica
Come ogni oggetto elettronico la batteria ha una vita che si misura in cicli di carica. Più la si utilizza, più si carica e maggiore sarà il suo consumo.
«È normale – aggiunge Ciccanti – e non bisogna preoccuparsi di questo. Non conta quanto sia potente la vostra batteria, i cicli di carica e di conseguenza la sua vita, non cambia. Va detto che più volte la si carica più la batteria perde di capacità. Funziona come la batteria del telefono, dopo tanti cicli si perde capacità, si stima intorno al 30 per cento».
«Non fatevi influenzare da altre idee, il livello di assistenza che utilizzate non influisce sulle prestazioni. Potete pedalare ogni giorno con la modalità turbo senza alcuna conseguenza sull’efficacia dell’assistenza».
Cosa non fare
Ecco una serie di pratici consigli e dettami su cosa fare e cosa non fare per mantenere la vostra batteria sempre al massimo delle sue prestazioni.
«La cosa fondamentale – conclude Ciccanti – è non lasciarla mai sotto i raggi diretti del sole. Se vi fermate ad un rifugio per una pausa durante un’uscita mettete la bici all’ombra. In inverno vi fermate e non pedalate per qualche mese? Mettete la bici in un posto che non sia umido. Nel caso siate costretti a lasciarla in un locale umido utilizzate una coperta. La batteria sta bene e si conserva al meglio in un range di temperatura che va dagli 8 ai 35 gradi. Meglio lasciarla in un posto con una temperatura stabile e che sia all’interno di quelle indicate in precedenza».
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