Quest’anno si è svolta nel mese di luglio la sessantesima edizione, nell’arco di cinque tappe che hanno toccato località rinomate come Saint-Gervais Mont-Blanc, Pré-Saint-Didier, Saint-Vincent, Champoluc, Valtournenche e Breuil Cervinia.
Si tratta di perle che meritano di essere esplorate in bici. Ovviamente, data la montuosità della regione, avere una bici a pedalata assistita può fare la differenza ed infatti non mancano i punti di ricarica DINAclub in tutta la provincia aostana (nove, attualmente).
Ai piedi del Monte Bianco, la zona circostante Pré-Saint-Didier si presenta con gelide acque impetuose, sorgenti termali fumanti, gole e profondi dirupi, fitti boschi su ripidi pendii, scorci improvvisi e meravigliosi sui ghiacciai del Bianco. La cittadina ha conosciuto un lento ma incessante sviluppo turistico fin dalla metà del ‘600, quando si affermò come mèta ambita grazie alle virtù delle sue acque termali, ancora oggi suo punto di riferimento.
A Pré-Saint-Didier una stazione di ricarica è collocata presso la storica locanda Bellevue, dove si possono gustare carni alla brace ed i piatti più tipici della tradizione valdostana. A soli 3 chilometri c’è Courmayeur, dove l’Hotel Berthold, dotato di nuovissimi appartamenti arredati in stile valdostano-moderno, offre anch’esso il servizio di ricarica.
Il Giro della Valle d’Aosta 2024 ha affrontato anche le salite della sinistra idrografica della Dora Baltea, ovvero quelle che portano a Breuil-Cervinia e a Champoluc. La prima non ha bisogno di presentazioni essendo collocata ai piedi del Cervino, in un’ampia conca in cima alla vallata di Valtournenche, a 2000 metri di quota. E’ una delle località turistiche più note non solo della Val d’Aosta, ma dell’intero arco alpino. Champoluc invece è una frazione del Comune di Ayas, il quale si trova alla testa della meravigliosa valle solcata dal torrente Evançon e dominata dal massiccio del Monte Rosa e dalle sue altissime vette. Il paesaggio è molto vario, con ghiacciai e aspre pareti rocciose che fiancheggiano prati e pascoli dal lieve pendio.
Per chi si dirige in e-bike verso queste due destinazioni è utile sapere che all’imbocco della Valtournenche (che sale verso Breuil-Cervinia), nei pressi di Chatillon e Saint.Vincent, c’è l’Hotel Rendez-Vous, altro punto DINAclub. Qui, oltre a ripristinare la batteria della propria bici, è possibile assaporare l’autentico clima di montagna, in un ambiente accogliente e informale che fa subito sentire a proprio agio gli ospiti della struttura. Per chi invece vuole ammirare il Monte Rosa dalla vicina Valle di Gressoney va ricordata la presenza dell’Albergo Ristoro Sitten, sopra Gressoney-La-Trinitè. Questo non solo è il punto DINAclub più alto, con i suoi 2.300 metri di quota, ma è anche stato il primo in Italia ad entrare nel circuito. Più a valle, a Gressoney Saint-Jean, c’è inoltre un altro punto di ricarica affiliato, il Camping Margherita, aperto tutto l’anno e situato a pochi passi dagli impianti di risalita
In Valle d’Aosta ovviamente non ci sono solo le strade asfaltate della gara Under 23: sentieri boschivi, mulattiere e strade poderali formano una rete di più di 1.000 chilometri di itinerari sterrati, molti dei quali si prestano ad essere percorsi in mountain bike. Come dicevamo, i dislivelli possono anche essere notevoli, per cui una bici a pedalata assistita è l’ideale per girare le valli senza troppo affanno. Le stazioni di ricarica firmate Repower non solo rendono più fattibile l’esperienza in sella, ma consentono anche di guadagnare punti DINAclub, come spiegato su dinaclub.repower.com
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