Ventuno tappe, circa 1200 chilometri e le innumerevoli sfumature – di colore e di gusto – della Sicilia: il Periplo dell’isola è davvero una full immersion in tutto ciò che di bello e buono la costa trinacrina sa offrire.

Fra le altre, però, la frazione che porta da Castellammare del Golfo a Trapani (69,6 km, 1208m di dislivello positivo, fondo per il 78 per cento in asfalto e 22 per cento sterrato) è particolarmente emozionante ed esteticamente notevole. 

Dal belvedere di Castellammare, dal quale si può ammirare uno dei più estesi golfi di Sicilia, si scende giù a capofitto su stradine sterrate che sfiorano calette con il mare verde smeraldo, risalendo poi sulla polverosa strada dei marmi. La pista ciclabile di Cornino e di Bonagia ci accompagna infine quasi fino a Trapani, la città del sale e della Rianata.

DA CASTELLAMMARE DEL GOLFO A TRAPANI: 50 KM DI SALISCENDI, POI L’ABBRACCIO DEL MARE

Se le prime due tappe del Periplo, da Palermo a Terrasini e da qui a Castellammare del Golfo, sono poco impegnative (leggi qui il nostro racconto), è dalla terza che il giro della Sicilia inizia a fare “sul serio” con una serie di salite panoramiche e discese divertenti, fra antiche tonnare e cave di bianchissimo marmo che si alternano al blu del mare.

Si inizia a salire subito: nei primi 3,5 km dalla partenza a Castellammare del Golfo ci sono 180 metri di dislivello. E per oltre due terzi del totale, fino al km 50, l’itinerario è un continuo saliscendi. L’ascesa più dura è quella verso Visicari (al km 22,2), 4mila e 800 metri con 310m di dislivello e punte al 12 per cento di pendenza.

Tagliando alla base, da est a ovest, il promontorio di Capo San Vito – che per le sue meraviglie merita più d’una deviazione – salutiamo l’ultimo strappetto a Custonaci (km 44,7) e scendiamo verso Cornino, ai piedi della Riserva Monte Cofano e soprattutto sul mare, che non lasceremo più fino a Trapani.

LO SPETTACOLO DEL GOLFO DI CASTELLAMMARE FRA BELVEDERE, CALETTE E TONNARE

È vero: l’altimetria della terza tappa del Periplo della Sicilia “chiama” soprattutto gambe allenate. Ma le suggestioni paesaggistiche che costellano il tragitto fra Castellammare del Golfo e Trapani meritano tutto lo sforzo in sella: è una delle frazioni più spettacolari di tutto l’itinerario.

Si parte col Belvedere sul golfo di Castellammare, punto panoramico che troviamo dopo i primissimi chilometri di salita che sanno di salsedine e guardano il mare. Poi c’è la famosa spiaggia di Guidaloca (km 10), protetta dalla torre di avvistamento.

Al km 13 si entra nel territorio di Scopello, romantico borgo dal fascino senza tempo, sviluppato attorno alla tonnara e al “bagghiu”, il cortile dell’antica masseria. Dura resistere alla tentazione di fermarsi, anche solo per una rigenerante bevuta al fontanile e un assaggio del “pane cunsatu”.

LA GROTTA DEL PRESEPE VIVENTE, LA CICLABILE DI CORNINO E LO SPETTACOLO DI TRAPANI

Più in là nella tappa troviamo Custonaci, con il suo bacino marmifero e la Grotta Mangiapane, col suo borgo teatro di un sentito presepe vivente, e Cornino, uno dei borghi marinari più famosi della costa occidentale, da cui parte la pista ciclopedonale a due passi dal mare che conduce fino a Trapani.

Nota per le saline, Trapani si presenta con vicoli romantici sulla passeggiata di Tramontana, ma anche con specialità culinarie da non perdere, come il cous cous, la pizza Rianata (con abbondante origano) e la Faccia di Vecchia, così chiamata per il suo aspetto rugoso.

Chi ama divertirsi con bici gravel o con bici da corsa, troverà negli sterrati e negli itinerari del parco ciclistico del Monte Erice un vero e proprio “paese dei balocchi”.