Tra le più suggestive masserie del litorale di Otranto (Lecce), la Masseria Mongiò dell’Elefante è il luogo perfetto per vivere un’esperienza unica tra i profumi della campagna e del mare, a pochi passi dalla famosa Baia dei Turchi, una rada dalle acque cristalline.

La struttura, dotata di ristorante, SPA e piscina, è stata oggetto di una lunga ristrutturazione che dai vecchi edifici rurali ha ricavato 17 suites, diverse in termini di dimensioni e distribuzione degli ambienti, ma simili nello stile e nei materiali. 

Sono infatti stati scelti materiali e colori compatibili con l’ambiente naturale circostante riducendo al minimo l’impatto ambientale, dimostrando la massima attenzione della masseria nei confronti della sostenibilità. Un ulteriore segnale di questa consapevolezza è la presenza della colonnina di ricarica per le auto elettriche e della rastrelliera per e-bike DINA, soddisfacendo così anche le esigenze di quegli ospiti che abbracciano la sostenibilità nelle proprie scelte di mobilità.

Di questo e molto altro abbiamo parlato con Ivan Petrachi, responsabile commerciale della Masseria.

Cosa rende la tua struttura una meta ideale per un cicloturista?

L’essere immersa nel verde e l’avere una posizione unica a pochi minuti dal mare. Inoltre, la nostra posizione è ideale per chi vuole intraprendere itinerari alla scoperta del territorio, come il “Percorso Cicloturistico” che da Lecce porta a Otranto pedalando tra gli olivi lungo la strada che interseca la verde oasi dei Laghi Alimini, o anche l’itinerario che da Otranto arriva a Santa Maria di Leuca, l’estremità più meridionale della Puglia.

Cosa non può mai mancare in una struttura che voglia definirsi Bikefriendly?

Sicuramente un apposito parcheggio per le bici, per questo noi abbiamo adottato la rastrelliera DINA. È fondamentale anche fornire un’alimentazione adeguata ai nostri ospiti, con colazioni dolci o salate per dare maggior energia a quelli più sportivi. Inoltre, collaboriamo con aziende di Otranto per il noleggio di bici e l’assistenza, un altro elemento importante per supportare le esigenze dei biker.

Quali sono i principali canali attraverso i quali siete trovati dai vostri visitatori?

Principalmente tramite i motori di ricerca come Google, dai quali provengono circa il 70% delle prenotazioni, e poi sicuramente grazie ai portali turistici online.

Komoot rappresenta un canale privilegiato per rivolgersi agli appassionati degli sport outdoor: poter regalare mappe a pagamento, è apprezzato dai suoi clienti?

È di certo un plus, perché il cicloturista non arriva per godersi una vacanza esclusivamente di tipo balneare ma per scoprire il territorio, e le mappe possono essere un ottimo alleato in tal senso.

Che tipo di visitatore è il cicloturista? Che caratteristiche e che aspettative ha rispetto agli altri?

Soprattutto i cicloturisti provenienti dal centro-nord Europa in età avanzata desiderano scoprire scorci nascosti, viversi la natura circostante e gustare le tipicità locali: quando arrivano nella nostra struttura hanno quindi altri obiettivi per la loro vacanza, non solo quello di vivere il mare.

Agli occhi dei vostri clienti, quanto pesa la vostra attenzione alla sostenibilità? È un qualcosa in più o un fattore determinante nella scelta della vostra struttura?

Non è ancora determinante nella scelta ma sicuramente ci stiamo dirigendo verso questo trend. Siamo molto attenti a questo aspetto, e anche in fase di ristrutturazione abbiamo riposto un occhio di riguardo a ciò, riducendo al minimo gli impatti ambientali grazie all’esclusivo utilizzo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.