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Come legare correttamente la bici: consigli e dispositivi antifurto.

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Una delle preoccupazioni maggiori di chi possiede una e-bike è quella di subire un furto, soprattutto se si utilizza la bici in tragitti che si ripetono frequentemente (come ad esempio gli spostamenti quotidiani casa-lavoro) in cui si è costretti a lasciarla per un tempo che potrebbe essere necessario a qualche malintenzionato per rubarla.

Non ci sono grandi differenze tra il legare correttamente una bici a pedalata assistita e una muscolare, per cui vale sempre la regola di assicurare il mezzo tramite il telaio e non tramite le ruote. In tal caso aiutano dei portabici adeguatamente alti, da preferire ai vecchi “scolapiatti” (in cui, tra l’altro, le gomme delle odierne e-bike faticherebbero ad entrate). 

Ma per avere qualche consiglio in più abbiamo chiesto a Charlie Hancock, Category Manager Mobile Security di Abus, un’azienda che proprio quest’anno compie un secolo di storia.

“Partiamo col dire che l’antifurto totalmente indistruttibile non esiste – inizia -, e che qualunque dispositivo prima o poi può cedere. Tuttavia noi per i nostri prodotti abbiamo individuato una scala da 1 a 15 in cui è proprio il tempo di scasso a definire la sua sicurezza. Ad esempio con il modello Granit Super Extreme 2500, che ha un doppio strato di acciaio, il ladro avrebbe bisogno di sei dischi diamantati di una sega a flessibile, e tre batterie per lo stesso flessibile, quindi una sicurezza pressoché definitiva”.

Hancock aggiunge che, oltre all’antifurto ad arco per assicurare il telaio ad un sostegno robusto, è bene anche aggiungere un cavo per legare al telaio le ruote. Chiediamo poi se oltre all’antifurto in sé ci sono altri accorgimenti che possiamo mettere in campo per salvaguardare il nostro mezzo a pedali: “Sicuramente è preferibile legare la bici in un posto dove c’è passaggio, per scoraggiare il malintenzionato o quantomeno dargli l’opportunità di avere meno tempo a disposizione. Poi va ricordato che se un ladro ha puntato una bici, allora più l’antifurto è sicuro e meglio è, ma il più delle volte egli va in una zona dove ci sono diverse bici e sceglie quella legata peggio”.

Ovviamente la scelta dell’antifurto dipende anche dalle circostanze, per cui se l’Extreme 2500 è indicato per legare la bici tutto il giorno fuori dall’ufficio, non è certo il prodotto più adatto per chi vuole farsi una pedalata di uno o più giorni; in tali casi Abus propone modelli più snelli (come quelli della serie CombiFlex, lo SportFlex ed il TravelGuard) che sono più leggeri e servono per stare sicuri durante una sosta al bar o al supermercato.

Infine Hancock ci dà due dritte: “È sempre preferibile legare l’antifurto in alto (quindi sul tubo orizzontale, ndr) questo perché spesso il ladro usa delle tronchesi e in tal caso potrebbe contare solo sulla forza delle braccia, mentre con un antifurto vicino al suolo, egli ha la possibilità di mettere un braccio delle tronchesi a terra e fare leva con tutto il peso del corpo sull’altro. Secondariamente, sarebbe bene parcheggiare la bici o su un rapporto molto leggero o su un rapporto molto duro, in modo tale che se il ladro è colto in flagrante mentre sta per darsi alla fuga, abbiamo il tempo di rincorrerlo…”.

Crediti foto: Abus

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