Alla scoperta dei parchi, su due ruote. Nella ricca offerta ciclabile e cicloturistica del Veneto spicca, dal 2012, l’Anello dei Colli Euganei, progetto cicloturistico che coinvolge le sette province con l’obiettivo di guidare gli ospiti alla scoperta di una delle più famose aree verdi della regione.
Un concentrato di verdi colline di origine vulcanica, limpidi corsi d’acqua, castelli, chiese, ville e borghi storici, un’oasi di quiete e relax ben nota già in passato: in epoca romana si giungeva a Montegrotto per immergersi nelle acque termali, ad Arquà si ritirò il Petrarca, qua e là i nobili padovani e veneziani hanno edificato lussuose residenze per “staccare” dalla quotidianità.
PISTA CICLABILE, STERRATO AGEVOLE E POCA SALITA: I 64 KM DEL GIRO ATTORNO AI COLLI
L’Anello dei Colli Euganei è un itinerario di 64 km che si sviluppa attorno al Parco dei Colli Euganei, in sede dedicata o su strade a prevalenza ciclabile. Il fondo è prevalentemente in asfalto. I tratti sterrati, pari a un quinto del tracciato, parte dei quali fra Battaglia Terme ed Este, si percorrono facilmente con mountain bike, city bike e bici da trekking.
Si pedala lungo corsi d’acqua, antiche vie di comunicazione della zona. Il terreno è prevalentemente pianeggiante, a eccezione di una breve salita fra Bastia e il monte Sereo. Lungo il percorso si trovano diversi collegamenti con altre ciclovie: Canale Battaglia, la Via del sale e dello zucchero, l’itinerario ad anello Città Murate, il collegamento con la ciclovia Fiume Bacchiglione.
Anche chi vuole avvicinarsi all’anello in automobile, comunque, ha più di una opzione di accesso e di parcheggio, soprattutto nei centri di Montegrotto Terme, Battaglia Terme, Monselice ed Este.
VILLE AFFRESCATE, CASTELLI E CHIESE: UN SUGGESTIVO SALTO IN BICI NEL MEDIOEVO
Qualunque sia lo start scelto per l’Anello dei Colli Euganei, è consigliabile percorrere l’itinerario in senso orario e magari scegliere in anticipo i punti di interesse da visitare, a meno di non prevedere un pernottamento lungo il tragitto: la zona è davvero ricca di attrazioni di carattere naturalistico, storico e culturale.
Arrivando da Padova, la prima meta di rilievo è Villa Molin con i suoi affreschi barocchi, poi a Battaglia Terme il Catajo e villa Selvatico-Sartori, e a Monselice la villa Emo dal tipico giardino all’italiana.
Il tratto si sviluppa sugli argini del canale Battaglia, realizzato a cavallo fra XII e XIII secolo e sopraelevato rispetto al piano campagna. La piazza, il castello Cini e il Santuario giubilare delle Sette Chiese valgono la tappa di Monselice, prima di “divorare” i 5 km che conducono ad Este, con il castello trecentesco, i porticati e le chiese, che sfioreremo attraversando il centro storico.
Tornati sull’argine del canale Bisatto, si incontra il Museo geo-paleontologico dei Colli Euganei, ospitato da un’antica fornace.
IN SELLA TRA ATMOSFERE D’ALTRI TEMPI, SPIRITUALITÀ BENEDETTINA E RINOMATI VIGNETI
L’itinerario prosegue verso il monte di Lozzo, alle cui pendici occidentali si trova intatto il Castello di Valbona, possente fortilizio del Trecento che domina la pianura. Atmosfera d’altri tempi a Vo’ Vecchio, poche case e una piazza attorniata da barchesse e dalla seicentesca Villa Contarini-Giovanelli-Venier.
A tempi remoti risale anche l’arte di coltivar viti e produrre buon vino: come a Bastia di Rovolon, dove la pista ciclabile attraversa i famosi vigneti euganei, dove si producono meravigliosi vini rossi e il profumato Moscato Fior d’Arancio.
Una volta all’estremità nordorientale dei colli, un’opportuna sosta consente di visitare l’Abbazia di Praglia, autentico gioiello rinascimentale ed importante centro della spiritualità benedettina. Dal benessere spirituale a quello fisico, nell’ultimo tratto verso Padova si toccano le Terme di Abano e Montegrotto, autentiche capitali europee del settore.
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