Giampaolo, come sei riuscito a realizzare questo circuito?

“La realizzazione del circuito elettrificato intorno al Lago Trasimeno è stata possibile grazie a un approccio basato sulla destinazione territoriale, piuttosto che su singole strutture. Abbiamo lavorato insieme all’associazione URAT, che rappresenta ristoratori e albergatori della zona, creando un forte network locale. La collaborazione con URAT ha facilitato il coinvolgimento delle strutture ricettive, rendendo l’intero progetto una realtà condivisa, in cui tutti hanno contribuito al successo del cicloturismo. Grazie al veloce sviluppo del circuito locale, abbiamo anche potuto supportare un evento sul territorio: la Cicloturistica dei Borghi più belli d’Italia. Questo tipo di iniziativa è replicabile in altri contesti quando si realizzano le condizioni di un circuito locale, dando ulteriore visibilità al territorio.”

Quali sono i principali vantaggi dell’approccio di destinazione turistica rispetto a quello individuale delle singole strutture?

“L’approccio di destinazione turistica offre vantaggi significativi: in primo luogo, amplifica la visibilità dell’intero territorio, rendendo l’area più attraente per i cicloturisti. Inoltre, crea un effetto emulazione tra le strutture ricettive, facilitando la loro adesione al progetto. Avere un circuito completo come quello del Lago Trasimeno permette di offrire un’esperienza unica e integrata, cosa che singole strutture non riuscirebbero a garantire da sole.”

Quali aspettative ci sono per il futuro in termini di coinvolgimento di nuove strutture e benefici per l’area del Lago Trasimeno?

“Ci aspettiamo che il successo del circuito incentivi altre strutture a partecipare, grazie al passaparola positivo e alla fiducia che si è creata nel network. Il Lago Trasimeno, come prima destinazione elettrificata per i cicloturisti, può diventare un modello di riferimento per altre aree. L’integrazione tra diverse attività locali e i servizi offerti ai cicloturisti crea opportunità di cross-selling, che possono contribuire a migliorare l’offerta turistica e portare benefici economici diffusi all’intera comunità. Inoltre, la possibilità di organizzare eventi sul territorio aumenta la visibilità della destinazione e rappresenta un esempio concreto di come valorizzare un’area attraverso iniziative coordinate.”

Concludiamo con una considerazione più generale: per emergere in un settore molto competitivo come l’hospitality in Italia, è fondamentale essere visibili già nella fase in cui il cliente pianifica la sua vacanza. Innanzitutto, bisogna essere presenti sulle piattaforme che i turisti utilizzano per ispirarsi e informarsi. In secondo luogo, è essenziale differenziarsi attraverso i servizi offerti. In questo contesto, quali vantaggi offre DINAclub alle strutture che scelgono di farne parte?

“DINAclub offre alle strutture aderenti un duplice vantaggio. Da una parte, il network opera su scala nazionale, garantendo una visibilità molto più ampia rispetto a quella che singole strutture potrebbero raggiungere da sole. Grazie alla collaborazione con komoot, le strutture diventano punti di riferimento per i cicloturisti e gli appassionati di sport outdoor, comparendo nelle mappe degli itinerari e rappresentando veri e propri punti di sosta e ricarica. Dall’altra parte, DINAclub investe in attività di comunicazione mirate: ogni struttura viene valorizzata con un highlight su komoot, un’intervista all’host pubblicata sul portale dinaclub.repower.com, e può essere coinvolta in iniziative speciali come social ride o shooting fotografici e video, incrementando così la visibilità della struttura stessa e del territorio circostante.

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