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In bici da strada nel Garda Trentino: 4 itinerari per tutte… le gambe!

3 anni fa •  4 minuti di lettura
La sponda Nord del Lago di Garda è famosa in tutta Europa per la Mountain Bike, ma anche gli amanti dell’asfalto trovano spazio per divertirsi e godere di panorami entusiasmanti. Ecco le nostre scelte

Il Sentiero del Ponale, Pregasina, Tremalzo, il Riva Bike Festival e molto altro: non c’è amante della Mountain Bike in Europa che non conosca la sponda Nord del Lago di Garda. Autentica mecca del turismo attivo, il Garda Trentino attrae ogni anno migliaia di visitatori innamorati dello sport all’aria aperta, e per molti di loro la principale motivazione di vacanza è proprio la bicicletta, e la mountain bike in particolare.

In un territorio così famoso per il ciclismo fuoristrada, tuttavia, non mancano le possibilità anche per chi ama pedalare sull’asfalto, su bici da strada. Al di là del classico giro del Lago, ci sono numerosi itinerari in partenza da Riva del Garda e dintorni, capaci di regalare divertimento e panorami mozzafiato.

Per chi è in cerca ispirazione su dei giri da affrontare in bici da strada nel Garda Trentino, ecco quattro proposte per tutti i livelli di allenamento.

Riva del Garda – Lago di Cavedine – Centrale di Fies – Riva del Garda (Facile, 40 km)

Un percorso ad anello per quasi tutte le gambe: dopo il tratto in pista ciclabile in partenza da Riva del Garda, un paio di chilometri in salita fra Dro ed il bivio per il Lago di Cavedine sono la principale difficoltà prima di conquistare, dopo una breve discesa, la vista su uno dei molti specchi d’acqua della zona.

Si continua a pedalare con il lago sul lato sinistro fino alla svolta a sinistra verso Pietramurata, da dove si imbocca un nuovo percorso ciclabile, punteggiato di saliscendi, per rientrare verso Dro e Riva del Garda, passando davanti alla centrale idroelettrica di Fies.

Oltre al Lago di Cavedine, affascinante quanto poco conosciuto, un altro punto d’interesse di questo giro è il paesaggio lunare del biotopo delle Marocche di Dro, frutto di una frana post-glaciale di oltre 2000 anni fa.

Riva del Garda – Tenno – Ballino – Comano – Sarche – Riva del Garda (Medio, 60,9 km)

Un giro molto popolare in zona, che anche in questo caso prende il via dal Lago di Garda per incontrarne un altro, il Lago di Tenno con le sue acque dall’intenso colore turchese. Per guadagnarsi questa vista, bisogna pedalare in salita per 10 km, con pendenze gestibili e scorci di grande bellezza sul Lago di Garda, arrivando a costeggiare il borgo medievale di Canale di Tenno prima di raggiungere l’omonimo lago.

La scalata prosegue però fino al Passo del Ballino, sempre con pendenze attorno al 5%, per poi iniziare la discesa, piacevole e veloce a tratti, verso Comano Terme. Da qui, un paio di chilometri di salita preludono ad un nuovo tratto di discesa, stavolta in pista ciclabile, costeggiando lo spettacolare canyon del Limarò. Giunti a Sarche dopo una nuova serie di tornanti in discesa, il rientro verso Riva del Garda avverrà in pista ciclabile, senza asperità di rilievo.

Riva del Garda – Lago di Cavedine – Tremalzo – Lago di Toblino – Riva del Garda (Medio, 64,8 km)

Un’escursione bella e divertente fra il Garda Trentino e l’adiacente Valle dei Laghi, che incontra ben cinque specchi d’acqua: Lago di Garda, Lago di Cavedine, Lago di Terlago, Lago di Santa Massenza e Lago di Toblino.

Si viaggia su strade poco trafficate per un itinerario che non consente mai di annoiarsi, con ben poca pianura. Le pendenze non sono quasi mai proibitive, ma i tanti strappi e saliscendi fanno salire il dislivello (570 mt).

Dopo il primo tratto in ciclabile, si sale verso Drena per voltare in direzione Lago di Cavedine. Da qui si prosegue verso Ponte Oliveti, si svolta a destra e si affrontano le prime rampe di Passo San Udalrico, con un chilometro e mezzo piuttosto impegnativo prima di raggiungere il bivio per Calavino e voltare a sinistra. Attraversato il centro storico di Vezzano, si prosegue verso Terlago per poi iniziare una leggera discesa che riconduce verso Vezzano e la strada di provenienza.

Ormai le difficoltà sono terminate: dopo la lunga discesa, si devia verso la bellezza del Lago di Santa Massenza (sede della più importante centrale idroelettrica del Trentino) e del Lago di Toblino con il suo castello, per poi intraprendere l’itinerario verso Riva del Garda in pista ciclabile.

Riva del Garda – Monte Velo – Passo Santa Barbara – Passo Bordala – Riva del Garda (Difficile, 60,2 km)

Un grande classico per i ciclisti esperti della zona: il giro del Monte Velo, inserito fra le grandi salite del Trentino, non è certamente per tutti, con i suoi oltre 1.500 metri di dislivello.

Il protagonista è proprio il Monte Velo, con i suoi 13 km a pendenze significative (8,5% di media), quasi sempre all’ombra (al mattino fa fresco…) per raggiungere i 1.170 metri di Passo Santa Barbara. Da qui, chi ha ancora gamba può affrontare la seconda scalata verso Passo Bordala (1.263 metri), prima di lanciarsi su una discesa tecnica e divertente, da affrontare sempre con la necessaria prudenza anche se non molto trafficata.

La lunga picchiata introduce sulla veduta dei vigneti della Vallagarina, la zona circostante Rovereto e famosa proprio per la produzione vitivinicola: luoghi ideali per indulgere in una sosta enogastronomica dopo la sfida del Monte Velo.

La discesa termina a Villa Lagarina, proprio alle porte di Rovereto: da qui si rientra verso Riva del Garda passando per Isera, Mori, Loppio, Nago e infine Torbole, con la discesa sulla ripida “strada vecchia” che schiude la vista sul Lago di Garda prima dello scenografico tratto conclusivo in lungolago.

Vi abbiamo fatto venire voglia di scoprire un altro lato del Garda Trentino a pedali? O già lo conoscevate? Raccontateci i vostri itinerari preferiti!

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