A teatro in bicicletta. Anzi, sulla bicicletta. Funziona così il “Teatro a Pedali”, il format artistico che permette al pubblico di essere protagonista di un’esperienza divertente, originale e improntata sui temi ambientali. Sono gli spettatori ad alimentare la scena con la loro energia nel concept festival di Mulino ad Arte, compagnia teatrale fondata da Daniele Ronco, Jacopo Trebbi e Costanza Frola nel 2012, la cui creatività è sempre più focalizzata verso il tema della sostenibilità, nei contenuti come nella forma.
Presentata ufficialmente due anni fa a Torino, l’idea è stata sviluppata sotto forma di festival, che questa estate è stato ospitato nella cornice de “Il Mulino” di Piossacco, trasformato da vecchio mulino ad eco teatro. Ecco come funziona.
UN PALCOSCENICO ALIMENTATO DA 15 BICICLETTE E UN SISTEMA DI CO-GENERAZIONE
Non solo spettacoli su temi legati all’ambiente: si spazia dalla bicicletta alla casa, dall’alimentazione al clima. Con il format di Mulino ad Arte, la pedalata è parte integrante e fondamentale dell’esibizione. Grazie a un sistema di co-generazione elettrica azionato da quindici biciclette collegato a un impianto di accumulo, l’energia prodotta dagli spettatori alimenta l’impianto audio-luci del palcoscenico, risultando essenziale per lo spettacolo.
I temi della sostenibilità e della mobilità alternativa vengono così proposti agli utenti attraverso un approccio esperienziale: i partecipanti sono chiamati a pedalare, prima e durante lo spettacolo, contribuendo di fatto all’auto-sostenibilità dell’evento.
Un tempo, nel mulino di Piossacco l’energia elettrica serviva per macinare farina. Oggi, con Teatro a Pedali, è al contempo arte e consapevolezza. “Questa azione di audience engagement – spiegano gli ideatori del festival – ha l’obiettivo di intercettare nuovi pubblici in un’ottica di contaminazione fra mondi solitamente non avvezzi al teatro, con il fine ultimo di educare alle buone pratiche sostenibili attraverso la cultura”.
IL FESTIVAL NELL’ANTICO MULINO E LE “DUE RUOTE” COME STRUMENTO DI SOSTENIBILITÀ
Pedalare per produrre energia elettrica, diventando parte dello spettacolo. Un nuovo approccio all’arte che conferma la vocazione de “Il Mulino”, sede del progetto Green Theater, che porterà̀ il teatro a una progressiva trasformazione eco-oriented.
Assoluta novità nel panorama nazionale e internazionale, il festival Teatro a Pedali si è sviluppato in quattro giornate, inaugurate da una giornata dedicata alla bicicletta e proseguite con i focus su alimentazione, casa e clima. Il ricco programma di attività ha incluso spettacoli, laboratori, performance, concerti, proiezioni, presentazione di libri, show cooking a tema con degustazione. Sul fronte ciclistico, la mostra Vintage Bicycle dedicata a mezzi d’epoca e il laboratorio di ciclomeccanica per ragazzi e adulti a cura dei Green Guys.
MULINO AD ARTE, SPETTACOLI TEATRALI A IMPATTO ZERO CON LA BICI PROTAGONISTA
Il teatro di Mulino ad Arte riflette sulle grandi sfide del nostro presente, sottolineando la necessità di una coabitazione armonica fra l’uomo e il pianeta. L’approccio al tema della sostenibilità è spesso distopico e surreale nei testi e avviene attraverso la presentazione di personaggi antitetici che la incarnano o la ripudiano.
Al 2015 risale il primo spettacolo della serie, “Mi abbatto e sono felice”, monologo ad impatto zero alimentato dall’attore in scena che in sella ad una vecchia Bianchi produce l’energia necessaria ad auto-illuminarsi. Dopo il monito di “Chaos – Humanoid B12” (2017), è arrivato l’innovativo progetto di “Teatro a pedali”, serie di spettacoli pensati per sensibilizzare sul tema della sostenibilità attraverso un approccio inclusivo e dinamico.
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