Dici Milano e pensi a una città che nell’ultimo anno ha visto aumentare del 30 per cento le sue piste ciclabili e nella quale la mobilità sostenibile è sempre più trendy. Muscolare o elettrica, la bicicletta non è però soltanto il mezzo ideale per il tragitto casa-lavoro, ma anche il collegamento tra il centro di Milano e il sorprendente hinterland a sud della città.
ARDA, ovvero “A ritmo d’acque” ha costruito un progetto di itinerari ciclabili attorno a Milano: pedalate in un paesaggio agricolo di grande bellezza, fra canali, antiche cascine, manufatti di pregio, soggetti e realtà che abitano e lavorano in quest’area. Sedici itinerari che fanno dei navigli Grande, Pavese, Langosco, Sforzesco e di Bereguardo l’elemento centrale di un territorio da valorizzare.
Obiettivi: rovesciare l’immaginario di chi vive in città e promuovere alternative sostenibili ai corposi flussi turistici, che spesso si limitano all’area urbana e difficilmente si spingono ad esplorarne i dintorni.
I percorsi si sviluppano in prevalenza su ciclabili e piccole strade di campagna, il più possibile fuori dal traffico veicolare, pur includendo attraversamenti o brevi tratti di strade provinciali. Ne abbiamo scelti cinque adatti a tutte le gambe.
GIRO DA RAGAZZI (36,5 km, LIVELLO FACILE)
Tra il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, un giro ad anello ideale per famiglie con bambini e per gite fuori porta. Lo scenario rurale di cascine, risaie e altre coltivazioni tipiche inizia nel cuore del Parco Agricolo Sud di Milano: le cascine sono protagoniste del paesaggio e rinnovano le
tradizioni di questi luoghi. Tra agriturismi, botteghe e trattorie, è un trionfo di ricette e degustazioni di prodotti locali, mentre per i più piccoli le corti diventano laboratori a cielo aperto per conoscere le coltivazioni, gli animali da allevamento e da cortile.
DALLA PERIFERIA ALLA CAMPAGNA (43,5 km, FACILE)
Periferia e campagna, navigli e architetture della civiltà contadina in questo giro alla portata di tutti. Salutata la chiesa di S. Cristoforo a inizio viaggio, passiamo dal Villa Barona, esempio di housing sociale e innovazione urbanistica.
Poi si scivola oltre il fiume Lambro e la Cascina Battivacco, una stradina di campagna porta ad Assago e quindi alla Cascina Santa Marta e Ca Grande – Zipo di Zibido. Sulla via del rientro si incrociano la Madonna del Dosso e Gaggiano, con le case colorate riflesse sulle acque del Naviglio.
LA CLASSICA MILANO-PAVIA (37,5 km, FACILE)
Un itinerario che segue in parte la ciclabile del Naviglio Pavese, in parte le piccole strade di campagna a sud di Binasco, alla volta della storica capitale del regno longobardo. Punteggiata da cascine, ideali punti di ristoro, la campagna offre autentiche chicche come la certosa di Pavia: si arriva deviando dal tracciato in località Samperone.
Superate le Cascine Calderari, si attraversa la provinciale ritornando sulla ciclabile per l’ingresso a Pavia, dove ci aspettano il Castello visconteo, le Torri medievali, il Duomo, le splendide basiliche e il suggestivo Ponte coperto che attraversa il Ticino. Dalla stazione è possibile rientrare a Milano in treno.
L’ANTICA ROTTA TURBIGO-MILANO (54 km, MEDIO)
Per gambe un po’ più allenate, questo tracciato richiama l’epoca in cui il Ticino e i suoi affluenti collegati ai navigli erano rotte commerciali attraverso le quali “barchett” e chiatte trasportavano prodotti, posta e passeggeri fino alla Darsena di Milano.
Dalla stazione di Turbigo il percorso lungo il Naviglio prosegue a nord verso Nosate dove la ciclabile attraversa le bocche di scarico della centrale elettrica. Si costeggia un ramo del Ticino per risalire il Naviglio Grande e da qui comincia il lungo rientro in direzione di Milano, passando dai suggestivi borghi di Boffalora Sotto Ticino e Robecco sul Naviglio.
VERSO L’ABBAZIA DI MORIMONDO (61,5 km, MEDIO)
Il più impegnativo di questi cinque itinerari, almeno dal punto vista chilometrico (non ci sono pendenze ostiche), conduce all’abbazia di Morimondo per poi far ritorno a Milano. All’andata ci godiamo gli ambienti rurali del Parco Agricolo Sud, mentre al rientro pedaliamo silenziosamente ammirando gli specchi d’acqua lungo la ciclabile del Naviglio di Bereguardo fino ad incrociare l’alzaia del Naviglio Grande.
Per gli amanti dello shopping gustoso, cascine e agriturismi sono la meta ideale per provare i prodotti della tradizione rurale.
Avete già pedalato “a ritmo di acque” negli itinerari dell’hinterland milanese? Qual è quello più adatto ai vostri “gusti”?
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