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Walk Assist: la funzione delle e-bike che ti aiuta a spingere nei tratti più ripidi

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Le e-bike hanno rivoluzionato il modo di andare in bicicletta, integrando soluzioni tecnologiche pensate per semplificare l’esperienza di chi pedala. Tra queste, c’è una funzione tanto semplice quanto geniale: il Walk Assist – spesso indicata solo come Walk – un supporto alla spinta che può tornare estremamente utile in diverse situazioni. Ne abbiamo parlato con […]

Le e-bike hanno rivoluzionato il modo di andare in bicicletta, integrando soluzioni tecnologiche pensate per semplificare l’esperienza di chi pedala. Tra queste, c’è una funzione tanto semplice quanto geniale: il Walk Assist – spesso indicata solo come Walk – un supporto alla spinta che può tornare estremamente utile in diverse situazioni.

Ne abbiamo parlato con Andrea D’Addario, fondatore di Bikexplora, negozio specializzato nella vendita e noleggio di biciclette a Vasto, in provincia di Chieti. «Il Walk Assist ti permette di far avanzare la bici mentre la spingi – spiega – ed è utilissimo in caso di foratura, su tratti ripidissimi, per superare ostacoli come rocce o rampe, o anche semplicemente per salire in garage senza sforzo. Basta tenere premuto un tasto – di solito una freccia verso il basso o il pulsante “meno” – e la bici avanza da sola, accompagnandoti a passo d’uomo».

Un sistema che, in salita o su sterrati impegnativi, può fare davvero la differenza. «In alcuni casi – ammette Andrea – è stata la bici a “trainarmi” nei passaggi più difficili, riducendo notevolmente la fatica a piedi».

Non funziona da sella, ma è perfetta a piedi

Ma il Walk Assist può essere usato anche da fermi, magari per ripartire senza pedalare o aiutarsi in una salita da fermi? «No – chiarisce Andrea –. In quel caso serve la spinta vera del motore, quella che si attiva pedalando. Il Walk non ha potenza sufficiente per trasportare anche il peso del ciclista. Se si è in sella e si attiva, la bici si muove, ma non abbastanza da garantire una ripartenza fluida».

Limiti di legge e personalizzazione

Dal punto di vista normativo, la legge stabilisce che il Walk Assist (così come eventuali acceleratori) non possa superare i 6 km/h, una velocità pensata per affiancarsi al passo di una persona. «Purtroppo – aggiunge Andrea – c’è chi sblocca queste funzioni per aggirare i limiti, trasformando di fatto le e-bike in veicoli a motore vero e proprio. Lo vediamo ogni giorno in città».

Alcuni modelli più avanzati permettono però di personalizzare la velocità del Walk Assist. «Sui sistemi Bosch e Shimano, ad esempio, si può regolare – spiega –. Io uso uno Shimano con cui posso modificare la velocità direttamente dal display, senza bisogno di app esterne. In sentieri tecnici o passaggi stretti, impostare la spinta a 3-4 km/h rende tutto più controllabile».

Una tecnologia che esiste da sempre

Non si tratta di una novità dell’ultima generazione: il Walk Assist è presente da oltre 15 anni, fin dai primi kit di conversione per bici elettriche. «Già i primi kit lo includevano – racconta Andrea –. Oggi è solo più evoluto, più intuitivo e integrato nei display moderni».

Un piccolo aiuto che fa la differenza

Spesso sottovalutata, questa funzione si rivela un’alleata preziosa nelle situazioni più disparate: da una rampa impegnativa al semplice rientro a casa con la bici carica. Un dettaglio tecnologico che non solo rende più accessibile l’uso quotidiano della e-bike, ma che si adatta perfettamente sia all’uso urbano che a quello off-road. E con l’evoluzione continua dei sistemi elettrici, è probabile che diventi sempre più personalizzabile, semplice e diffusa.

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